Dopo il vertice di maggioranza convocato dal segretario regionale del Pd, Renato Soru, e nel quale è stato deciso un “ritiro spirituale” della coalizione e della Giunta il 10 e 11 luglio per aggiornare l’agenda politica e iniziare a discutere di rimpasto, oggi alle 16 è stato convocato un nuovo incontro in Consiglio regionale. Stavolta la convocazione arriva dalla presidenza della Giunta ed è rivolta ai capigruppo e consiglieri di centrosinistra. Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, anche oggi è a Roma dal premier Matteo Renzi e non è detto che l’incontro possa slittare all’ultimo momento o essere presieduto dagli esponenti dell’esecutivo, che nelle prossime settimane porteranno all’attenzione dell’Assemblea sarda alcune leggi di riforma.
Nel frattempo il governatore Pigliaru interviene nel dibattito apertosi dopo il vertice tra i partiti e le polemiche successive. “Che parti della maggioranza interloquiscano a colpi di comunicati non serve alla coalizione e non serve al governo dei problemi della Sardegna. Paolo Maninchedda – dice – svolge bene il suo ruolo di assessore con piena fiducia del presidente. Molto più delle parole, delle esternazioni e degli scambi di battute conta il lavoro e contano i risultati che questa maggioranza e la sua giunta sono chiamati a produrre. Farebbero bene tutti a concentrasi su cose utili e importanti – ammonisce – Parlo delle azioni già messe in campo e di quelle da portare a termine nel prossimo mese, dalla riforma degli enti locali e quella sanitaria, alle nostre linee di indirizzo del Piano energetico e del Piano dei rifiuti, alla legge urbanistica e alla riforma della Regione”.
