Regione Sardegna contro il Governo Meloni: ricorso sulla legge di stabilità

La Regione sfida lo Stato. La Sardegna ha fatto ricorso contro il governo Meloni impugnando la legge di stabilità 2022 approvata a fine dicembre. L’opposizione è stata depositata alla Corte costituzionale (ricorso numero 9 del 2023), ma dalla Regione non ci sono ancora commenti ufficiali. Tutto ruota intorno al principio di insularità e al fondo istituito in seno al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti “per garantire un completo ed efficace sistema di collegamenti aerei da e per la Sicilia e da e per la Sardegna”.

La Regione vorrebbe che sia chiarito che i 5 milioni previsti come dotazione per il 2023 e i 15 a partire dal 2024 non rappresentino le compensazioni dovute per la condizione di insularità, ma che queste debbano essere individuate e definite sulla base dell’accordo tra Stato e Regione del 2019 sulle entrate. La lente di viale Trento è accesa sui commi 494, 495 e 496 dell’articolo 1 della legge Finanziaria nazionale che istituiscono il fondo “in attuazione dell’articolo 119 della Costituzione al fine di riconoscere le peculiarità delle isole e promuovere le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità”.

La Regione, da quanto si apprende, teme che questa formulazione possa far considerare al governo questi fondi come la sola compensazione per gli svantaggi dell’insularità e chiudere così la partita con l’Isola. La Sicilia, invece, come annunciato dal governatore Renato Schifani nelle scorse settimane in occasione dell’ok all’autonomia differenziata, ha invece scelto di seguire “un percorso diverso, di confronto e non di scontro. Confidiamo che sarà aperto presto un secondo tavolo”.

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