Entro l’11 aprile la Regione firmerà la convenzione con il ministero del Lavoro per il programma Garanzia Giovani che partirà ufficialmente – e non a caso – l’1 maggio, festa del lavoro. Lo hanno annunciato ai giornalisti il governatore Francesco Pigliaru e l’assessore competente Virginia Mura, ribadendo che per il progetto – illustrato ieri in linea generale ai sindacati – sono disponibili oltre 54,181 milioni di euro con i quali si prevede di coinvolgere circa 50 mila giovani sardi di età compresa tra i 15 e i 29 anni su una platea individuata di 23 mila tra i 15 e i 25 anni.
Verrà firmato un patto di servizio ed entro 4 mesi ad ogni giovane dovrà essere trovata un’occasione formativa o di lavoro. Nove le misure previste dal programma, coincidenti con diversi stadi di accompagnamento verso la formazione o l’occupazione: accoglienza, presa in carico e orientamento (6.627.188 euro), formazione (10.381.564 euro), accompagnamento al lavoro (8.501.750 euro), apprendistato (nessuna risorsa prevista), tirocinio extra-curriculare, anche in mobilità geografica (8.127.188 euro), servizio civile (1.625.438 euro), sostegno all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità (5.083.625 euro), mobilità professionale transnazionale e territoriale (1.625.437 euro) e bonus occupazionale (12.209.063 euro). Pigliaru ha ricordato che il progetto rappresenta “uno dei tre punti centrali della proposta di governo. Vogliamo creare istituzioni in grado di accompagnare i disoccupati verso un nuovo lavoro e i giovani verso l’occupazione. Per fare questo – ha aggiunto – servono politiche attive che hanno fatto la fortuna dei Paesi nel percorso di uscita dalla crisi e che sono essenziali in questa fase di crisi e trasformazione, dove l’economia si trasforma molto più del passato: oggi recuperiamo il tempo perduto”. L’assessore Mura ha spiegato che “se il servizio è efficiente verrà verificato con i risultati misurabili attraverso una piattaforma telematica nazionale. È un progetto interessante anche per i privati – ha osservato – Inoltre rilanciamo l’apprendistato che in Sardegna è stato utilizzato solo per lo 0,8%”. Tra le peculiarità dell’accompagnamento esiste anche un antidoto al cosiddetto creaming, cioè la selezione a monte dei giovani con più alto potenziale: il contributo all’agenzia pubblica o privata sarà infatti crescente rispetto al grado di difficoltà di chi cerca lavoro.