Regione, in arrivo il reddito energetico. Solinas: ‘Politica innovativa e risparmio’

Via libera dalla Giunta all’istituzione del reddito energetico regionale, che prevede incentivi ai cittadini (utenze domestiche residenziali o condomini, con particolare attenzione alle famiglie e alle fasce più deboli) per l’acquisto e installazione di impianti per la produzione energetica da fonte rinnovabile, a fronte di accordi con il Gestore dei servizi energetici (Gse) per lo scambio dell’energia elettrica prodotta. La Giunta Solinas ha deciso di adottare il sistema lanciato dal comune grillino di Porto Torres, che sta prendendo piede in tutta Italia, e consentire l’installazione di pannelli fotovoltaici anche a chi non ne ha le capacità economiche. “Per finanziare il reddito energetico – spiegano da viale Trento , la Regione ha disposto lo stanziamento iniziale di 5 milioni di euro. I beneficiari avranno diritto all’autoconsumo gratuito dell’energia prodotta e l’obbligo di riversare nel fondo eventuali crediti maturati dall’energia scambiata.

È una delle iniziative previste nei 24 articoli che compongono un disegno di legge appena approvato dalla Giunta per riordinare il sistema energetico regionale. “Un Piano energetico al passo con le normative europee che punta alla produzione sempre più consistente e tecnologicamente avanzata di energia verde e che permetterà un risparmio significativo per le famiglie e le imprese”, spiega il presidente della Regione, Christian Solinas. “La nostra Regione pone così le basi per l’attuazione di una politica energetica innovativa che è rivolta alla tutela dell’ambiente, della salute e dei cittadini – prosegue -, nel pieno rispetto dei principi fondamentali derivanti dalle norme Comunitarie e nazionali in materia, dell’articolo 117 della Costituzione e degli articoli 3 e 4 dello Statuto speciale, che ci permettono l’esercizio della potestà legislativa e regolamentare per la pianificazione, la produzione, il trasporto, la distribuzione e l’utilizzazione dell’energia”.

Fra i punti principali del disegno di legge ci sono le regole per l’approvazione e la revisione del Piano energetico ambientale regionale della Sardegna (Pears), che definisce le priorità, gli obiettivi e la loro attuazione nell’arco di almeno dieci anni, e dei Piani d’azione per l’energia sostenibile e il clima (Paesc) adottati dagli enti locali; la promozione e istituzione delle Comunità energetiche costituite da soggetti pubblici e privati per la produzione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo e l’aumento dell’efficienza e del risparmio energetico.

“Il disegno di legge approvato, permette di dotare la nostra Isola di uno strumento innovativo di pianificazione energetica che consenta di dare risposte in termine di contenimento dei costi alle aziende e ai cittadini sardi”, ha commentato l’assessora regionale dell’Industria, Anita Pili, che ha puntualizzato come “l’affidabilità e la sostenibilità energetica siano un obiettivo ormai imprescindibile su cui si fonda lo sviluppo industriale della Regione”.

Tra le novità introdotte dal disegno di legge approvato dalla Giunta Solinas anche le nuove regole per le autorizzazioni degli impianti per la produzione di biometano e per la realizzazione di infrastrutture di stoccaggio e trasporto del Gnl (gas naturale liquefatto) non destinate all’alimentazione delle reti delle reti di trasporto del gas. Il paccheto di riforme in ambito energetico prevede anche l’esenzione del bollo per le auto elettriche, ibride o a metano e per tutti i mezzi destinati al trasporto collettivo immatricolati in Sardegna.

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