Regione-Enti locali, prove di intesa. Solinas: “Confronto vero sulla riforma”

Un primo passo, all’insegna della cordialità istituzionale, ma anche con alcuni punti già fissati nell’agenda della Conferenza permanente Regione-Enti locali. Questa mattina, nei locali di Villa Devoto, sede istituzionale della presidenza, il presidente della Regione, Christian Solinas, assieme dagli assessori agli Enti locali e Affari generali, Quirico Sanna e Valeria Satta, ha incontrato i rappresentanti di Anci, Cal, Città metropolitana di Cagliari e Coordinamento associazioni enti locali. Un primo passaggio, importante soprattutto per fare una ricognizione sui conti, anche perché gli enti locali sono in particolare sofferenza a causa degli equilibri di bilancio.

Ma all’orizzonte c’è anche la riorganizzazione degli enti locali, una riforma da scrivere dopo quella approvata nel 2016 dal Consiglio regionale e sulla quale ci saranno degli interventi sostanziali. Uno di questi riguarda la possibilità di riportare alle urne i cittadini per eleggere i consigli provinciali. Non solo, sulla riforma incombe anche la richiesta di alcuni territori dell’Isola, la Gallura prima di tutti, che vorrebbero un ente intermedio di riferimento che tradotto significa una propria Provincia, ambizione particolarmente sentita anche in Ogliastra, nel Sulcis e nel Medio Campidano, zone orfane di un’amministrazione.

Il governatore non ha dubbi sull’importanza di un contatto diretto e soprattutto di un rapporto di collaborazione con i rappresentanti degli enti locali, tanto che uno dei primi paletti posti da Solinas è stato “restituire centralità ai rapporti e l’appuntamento di oggi vuole segnare un punto fermo di una nuova stagione di collaborazione con le realtà rappresentative della nostra Isola”. Il percorso è ancora lungo ma il primo passo vuole essere un grimaldello per “aprire una stagione di confronto vero con le autonomie locali per scrivere una riforma che definisca con chiarezza un ruolo di programmazione e controllo della Regione e un ruolo attivo di tutti i Comuni, con le Province come unico ente intermedio.

Questo è un assetto che consentirà di dare risposte immediate ai cittadini e di far funzionare finalmente una cinghia di trasmissione vera tra le istituzioni centrali e le aree periferiche e le zone interne della Sardegna”. Le parole del presidente della Regione confermano la tesi per cui le Unioni di comuni, portate a un ruolo di primo piano dalla riforma ancora in vigore, potrebbero essere al capolinea. Pronto ad ascoltare le richieste dei territori anche l’assessore Quirico Sanna, sardista della Gallura, convinto della necessità di “dare corpo a una riforma con i contributi di tutti e che sia collegata a quella della Regione”. Infatti, una riorganizzazione della macchina centrale potrà garantire il “potenziamento del ruolo delle nostre autonomie locali, a vantaggio di tutta la Sardegna”.

Da parte dei rappresentanti degli enti locali c’è la volontà di avviare una collaborazione prima di tutto per garantire alla Giunta una battaglia unitaria sulla vertenza entrate con “il sostegno dei comuni sardi rispetto a una rivendicazione che non può che essere unitaria e non può fermarsi al tema degli accantonamenti”, sottolinea il presidente dell’Anci, Emiliano Deiana che, insieme agli altri rappresentanti, ha consegnato al presidente Solinas un documento con le priorità dei Comuni. Durante il primo incontro, hanno ricevuto la benedizione alcuni provvedimenti dell’esecutivo,  come il finanziamento di 5 milioni di euro a favore della Città Metropolitana e delle Province sarde per salvaguardare gli equilibri di bilancio.

Raggiunta l’intesa condizionata a causa della “ristrettezza dei tempi sulla impegnabilità delle risorse”, precisa Deiana, sulla ripartizione dei fondi alle Unioni dei Comuni e alle Comunità Montane. Per quanto riguarda il Reis (Reddito di inclusione sociale) e Reddito di cittadinanza, la condizione posta dai rappresentanti degli enti locali è che i fondi siano “dati ai comuni che in autonomia decidono se utilizzarli in forma singola, associata o attraverso il Plus, per accelerare la spesa”. Infine Deiana annuncia che “sono stati erogati 20 milioni per il ristoro dei fondi sull’accise dell’energia elettrica alle Province, a breve la Conferenza esiterà anche quelli relativi ai comuni con un piccolo tesoretto di fine anno”.

Intanto, la maggioranza di centrodestra è impegnata in un vertice con il governatore in cui si discutono i prossimi passaggi, alcuni dei quali potrebbero essere particolarmente spinosi. A preoccupare i rappresentanti della maggioranza è soprattutto la scelta del presidente della commissione Bilancio del Consiglio regionale che dovrà prendere il posto del sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu. Fratelli d’Italia vorrebbe riottenere la presidenza, puntando su Fausto Piga, ma in lizza ci sono anche Giovanni Satta e Stefano Schirru del Psd’Az.

M. S.

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