Regione, 7 milioni per gli spettacoli e la cultura. Firino: “Adesso pianificazione”

La Regione finalmente ascolta il mondo della cultura e dello spettacolo. Sono infatti in arrivo 6 milioni e 300mila euro per chi fa spettacolo e 500mila per chi organizza i festival letterari. La decisione di autorizzare gli impegni di spesa ha fatto tirare finalmente il respiro alle tante associazioni impegnate a organizzare e realizzare concerti e spettacoli.

I fondi, secondo quanto detto da Claudia Firino, assessore alla Cultura della Regione, soffrono di una diminuzione del 30 per cento rispetto allo scorso anno: “Abbiamo confermato la sensibilità per un settore penalizzato negli anni scorsi da gravi tagli e relegato a fanalino di coda della politica regionale e nazionale. Premesso che dobbiamo fare i conti con la crudezza della realtà economico e finanziaria, ci interessa comunque sviscerare le grosse potenzialità del settore culturale, certi che investire sulla creatività abbia ripercussioni positive anche sulla crescita occupazionale, sull’integrazione sociale e sul benessere delle nostre comunità. Pertanto – prosegue l’assessore – abbiamo ritenuto di dover procedere autorizzando la programmazione delle risorse, in deroga alle strette maglie delle priorità già riconosciute”.

Per quanto riguarda i festival letterari, già la prossima settimana, dovrebbe essere pubblicata la graduatoria degli aventi diritto. L’atto segue alla prima delibera con cui vennero ripristinati i fondi revocati dalla precedente amministrazione.

Per quel che riguarda il settore dello spettacolo, è probabile la ridefinizione dei criteri di attribuzione dei contributi e di un’ampia rivisitazione della disciplina e della legge regionale 18 che dovrà essere armonizzata con le nuove direttive del Fondo Unico dello Spettacolo.

“Gli attuali criteri mettono insieme esperienze molto diverse che non trovo giusto siano trattate allo stesso modo. Vogliamo inoltre un’offerta culturale meglio distribuita nel territorio, che sia premiata la sostenibilità ambientale ed energetica e la fruibilità per tutti. Altro aspetto che mi sta a cuore è quello della pianificazione – ha detto Firino- Sto lavorando per riuscire a garantire tempi certi agli operatori in modo da metterli nelle condizioni di poter programmare almeno con una anno di anticipo liberarsi dalla spada di Damocle della sopravvivenza e si trovino in condizione di lavorare al meglio. Per questo, tra le altre cose, sto vagliando la possibilità di creare un incubatore di imprese culturali, anche per l’accrescimento delle competenze gestionali, di marketing e promozione”.

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