Una ricandidatura sempre più in bilico – nonostante l’endorsement della Lega e di Matteo Salvini – quella del presidente della Regione, Christian Solinas. Oggi il centrodestra si riunisce a Roma alle 17 per fare il punto sulle elezioni amministrative – e quindi sulle Regionali nell’Isola dell’anno prossimo – con i delegati Francesco Lollobrigida, Roberto Calderoli e Maurizio Gasparri ma non i big Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Salvini. Proprio per questo il nome potrebbe ancora non uscire fuori e del resto non è ancora sicuro che si tratterà di un nome alternativo espresso da Fratelli d’Italia – che vuole far pesare il suo nuovo peso negli equilibri regionali nell’Isola – anche se il nome che circola con insistenza è quello del sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu.
A oggi tutto può ancora succedere” è la frase ricorrente di alcuni esponenti del centrodestra. A volere la palla potrebbe essere Forza Italia, nonostante a livello nazionale abbiano già la candidatura in Piemonte. E se sono Pietro Pittalis e Settimo Nizzi a puntare alla guida della coalizione, in casa azzurra c’è anche Alessandra Zedda, forte della sua esperienza ai vertici della Regione, che se non riuscisse a giocare la partita regionale potrebbe spuntarla per una candidatura al Comune di Cagliari.
Sul fronte opposto il nuovo appuntamento con la coalizione di centrosinistra è per domani pomeriggio. L’incontro segue la riunione della direzione del Pd di lunedì scorso in cui i Dem hanno scelto la linea sul metodo: pronti a sacrificare le primarie se gli alleati lo chiederanno ancora. A non volere le consultazioni per la scelta del nome è il M5s che ha in tasca la proposta di Alessandra Todde, che sarebbe gradita anche al Pd che in questo momento non punta i piedi, perché consapevole della maggiore forza elettorale dei pentastellati. Ma tra gli alleati sono i Progressisti a mettere i paletti: nessun nome frutto di accordi romani, il candidato lo sceglie il tavolo e non è obbligatorio che sia lo stesso deciso da Pd e M5s. A questo punto conta il peso che insieme avranno le altre piccole forze della coalizione, che unite potrebbero fare da ago della bilancia nella scelta. A scombinare i piani potrebbero, però, essere anche gli outsider, come Renato Soru, che aveva chiesto le primarie con l’intenzione di parteciparvi o Graziano Milia, sindaco di Quartu, che prosegue il suo tour di presentazione del libro in tutta l’Isola: entrambi starebbero valutando la possibilità di costruire delle liste.