Regionali, tra Todde e Soru è muro contro muro. Centrosinistra sempre più diviso

Mancano ancora circa tre mesi alle elezioni ma la campagna elettorale – almeno nel centrosinistra – è partita. E con essa sono arrivati al pettine anche alcuni nodi – che sembrano sempre più stretti – che allontano le due anime delle opposizioni al centrodestra, fuori e dentro il Consiglio regionale. Anche se a parole il campo largo con Alessandra Todde, a guida Pd-M5s con altre 10 sigle, e gli alleati della rivoluzione gentile di Renato Soru (Progressisti, Liberu, +Europa, Upc e Progetto Sardegna) si dicono entrambi pronti al dialogo per riunire le parti, nei fatti si comportano già come avversari politici.

La prima a sottolinearlo è stata – neppure tanto tra le righe – Alessandra Todde ieri in una replica alla conferenza stampa di Renato Soru dopo il faccia a faccia saltato tra i due candidati. Oggi, a rincarare la dose gli alleati di Soru. “Ribadiamo la disponibilità a un incontro, non alle menzogne. Le regole della politica, sempre che qualcuno ancora ricordi il significato del termine, dovrebbero insegnare che la solidarietà si esprime nei confronti di coloro che hanno subìto attentati o minacce”, si legge in una dura nota che replica al campo largo che si è schierato con Todde nelle polemiche sul mancato incontro, parlando di “personalismi”.

“Prendiamo atto che dalla maggiore trasparenza possibile si sia passati al timore del confronto davanti a testimoni – dicono Progressisti, Liberu, +Europa, Upc e Progetto Sardegna -. Difficile ricercare l’unità, dichiararsi disponibili al confronto quando sistematicamente si pratica la scorrettezza e l’offesa per timore che si possa vedere la differenza tra coloro che parlano del futuro della Sardegna con i sardi e quelli che parlano di assessorati tra pochi. Alle accuse gratuite risponderemo in modo secco e netto, ma continueremo a chiedere un confronto d’idee e tra persone per riunire la coalizione che oggi pochi hanno ulteriormente diviso”.

Insomma un altro passo che distanzia le due coalizioni e divide il fronte del centrosinistra in vista delle Regionali del 2024: “Non vorremmo pensare che l’incapacità di reggere un confronto pubblico tra persone che provengono dallo stessa parte politica sia solo la prima avvisaglia dell’impossibilità di sostenere confronti con gli avversari del centrodestra e un sintomo di possibile intolleranza verso il dialogo con i sardi e la Sardegna”, è la chiosa finale. Nel frattempo Renato Soru va avanti con i suoi incontri pubblici che illustrare i punti centrali del programma per il governo della Regione: appuntamento a Quartucciu alle 17:30 nello spazio Domusart.

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