di Andrea Tramonte
La notizia di una rottura arriva con un messaggio su Whatsapp alle 20:32, dopo quasi nove ore di vertice: “Spaccatura“. Poco prima i partecipanti al tavolo hanno chiuso la discussione: il centrodestra a maggioranza si esprime a favore del sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, come candidato di coalizione per le Regionali di febbraio. Ma Lega e Psd’Az non ci stanno e votano contro, aprendo scenari diversi che andranno verificati nei prossimi giorni. In particolare la maggioranza che si è espressa per Truzzu parla di “designazione” e di scelta ormai ufficiale. Sardisti e leghisti invece rinviano tutto al tavolo nazionale – non è chiaro se sarà domani oppure nei prossimi giorni – che, secondo loro, potrebbe anche ribaltare la decisione. Tesi smentita con forza dagli altri: e in primis dai partiti che non hanno una rappresentanza nazionale come Riformatori e Grande centro.
La giornata si era aperta con due posizioni in campo già largamente note. L’alleanza sardo-leghista invocava continuità nell’azione di governo e difendeva l’architrave che aveva portato Solinas a Villa Devoto nel 2019, pur in condizioni politiche profondamente mutate specie nel peso elettorale dei due partiti. Fratelli d’Italia chiedeva la “necessaria discontinuità” – come rivendicato prima dalla coordinatrice regionale del partito, Antonella Zedda, e poi dai parlamentari di FdI nel lancio della candidatura di Truzzu – rivendicando la leadership della coalizione per via del peso ormai assunto a livello nazionale e locale. E poi gli altri: Forza Italia, che chiedeva di tenere unita la coalizione a tutti i costi (e alle prese con l’autocandidatura di Alessandra Zedda come presidente della Regione, confermata anche oggi), Riformatori, il Grande centro di Peru e Tunis allergico all’idea di un Solinas bis, e poi varie liste centriste tutte a favore del sindaco di Cagliari. Alla fine il tavolo premia Truzzu.
Ora bisogna capire se la maggioranza rimarrà unita dopo il voto contrario di Psd’Az e Lega. Anche perché va registrata una differenza di vedute abbastanza significativa sul valore della designazione di oggi. Secondo la maggioranza la decisione del tavolo è vincolante e Truzzu è ufficialmente il candidato del centrodestra. Il coordinatore regionale del Carroccio, Michele Pais, invece parla di un tavolo nazionale che dovrà decidere tenendo in considerazione non solo l’indicazione dell’esponente di FdI ma anche quella di Solinas. Stesso discorso fatto dal governatore uscente. Segno che Lega e Psd’Az non considerano ancora la partita chiusa. Antonello Peru di Sardegna al Centro 20 Venti però su questo è categorico: “La scelta è stata presa dal tavolo sardo nel segno della discontinuità e di sicuro domani non ci sarà alcun incontro a livello nazionale – dice -. Per noi è una vittoria: chiedevamo che il candidato fosse scelto in Sardegna e che si cambiasse”.
“Il tavolo della coalizione di centrodestra, civica, autonomista nella giornata odierna ha individuato, a larga maggioranza come proposta di candidatura alla carica di presidente della Regione quella del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu – si legge in una nota firmata dalla coordinatrice regionale di FdI e diffusa subito dopo il voto a maggioranza-, che ha ricevuto il gradimento delle forze politiche che chiedono al primo partito della coalizione di assumere la responsabilità di indicare il prossimo candidato presidente. Il lavoro odierno del tavolo regionale, importante e decisivo ai fini della scelta definitiva, giungerà nelle prossime ore alla formalizzazione della candidatura alla carica di governatore su cui tutte le forze politiche nazionali e regionali del centro destra convergeranno, condividendo assieme impegno ed energie a beneficio dei sardi e della Sardegna”.