Regionali, azioni di disturbo al comizio di Soru: “Campagna di odio contro di noi, non ci facciamo intimidire”

La Coalizione sarda guidata da Renato Soru denuncia un clima da campagna elettorale “sempre più esacerbato”. In particolare l’ex governatore ha denunciato di essere stato “più volte interrotto da un’azione fascista di disturbo” nel comizio di ieri a Sassari. “Dopo la campagna di odio portata avanti per settimane sui social, attraverso illazioni e calunnie di qualsiasi genere – scrive Soru -, si arriva alla ripetuta interruzione di una libera manifestazione democratica”. “A questi fanatici, a questi nullatenenti del pensiero, intolleranti rispetto all’espressione dell’idea altrui, diciamo che le intimidazioni non ci fermeranno e continueremo a parlare delle nostre idee e del nostro progetto fino all’ultimo minuto di questa campagna elettorale”, ha aggiunto.

Soru in una conversazione con l’Ansa ha anche fatto un bilancio sul percorso che lo ha portato alla candidatura autonoma, ricordando come sia maturata: “Il mio obiettivo era animare il dibattito pubblico, fare in modo che si discutesse nel merito delle cose. Ho riempito un vuoto che i dirigenti politici e i consiglieri dei partiti stavano lasciando”. Il casus belli delle primarie, richieste dall’ex presidente della Regione: “Ma la discussione del tavolo era tutta una messa in scena per togliere agli elettori un diritto che ormai nel centrosinistra era acquisito”. Quindi l’attacco verso gli ex alleati e l’ex partito: “Ciò che è successo dimostra la pochezza e la debolezza di un modo di far politica dei partiti nazionali che pensano di poter imporre i loro esperimenti ai territori, di poter giocare al piccolo chimico sulla pelle degli altri. Il campo largo se lo sperimentassero a casa loro. Poi abbiamo visto come sta andando la sperimentazione: Conte a domanda chiarisce che non esiste il campo largo e non esiste nemmeno il centrosinistra”.

Da tempo il Campo largo batte sul tema del voto utile per Alessandra Todde. “Il voto utile è stato già sbugiardato dalla percezione che tutti hanno – dichiara ancora all’Ansa -, e cioè che Todde e la sua coalizione sia crollata nei consensi. Avevano già annunciato la presenza di Conte e Schlein insieme sul palco per venerdì, hanno deciso di non venire più perché non vogliono intestarsi la sconfitta e perché quel progetto è già fallito, non si vogliono far vedere assieme”. Soru guarda oltre le Regionali: “È nato un percorso politico nuovo, al centro di un’area politica che mette da parte l’idea della destra e del M5s a cui il Pd sta consegnando storie politiche nobilissime del passato. Noi vogliamo costruire una storia nostra che nasce, ha cuore e gambe in Sardegna, e che non è nella disponibilità di nessun potere romano”.

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