La possibile candidatura di Massimo Zedda alle Regionali del prossimo anno finisce sul quotidiano La Repubblica, in un articolo intitolato “La rete dei sindaci parte dalla Sardegna. Zedda si fa avanti per la presidenza”. Il pezzo è dedicato a ‘Italia in Comune’, il movimento dei primi cittadini guidato dall’ex grillino Federico Pizzarotti, fascia tricolore di Parma, e dal collega di Cerveteri, Alessio Pascussi. I due adesso lanciano la corsa di Zedda per il voto sardo del prossimo anno.
Il quotidiano diretto da Mario Calabresi chiarisce subito che la candidatura di Zedda “è solo ufficiosa”, anche se “a Cagliari – è la sottolineatura – viene data per fatta”. Pizzarotti e Pascucci in questi giorni stanno girando l’Italia per spiegare il progetto di ‘Italia in Comune’, ovvero “una forza progressista, ambientalista ed europeista che riparta dalle città e dai territori, capace anche di conquistare un pezzo di elettorato deluso dal Movimento Cinque Stelle”. Pizzarotti dice: “Con Zedda abbiamo un buon rapporto, è un amministratore pragmatico e coerente”.
La Repubblica lega l’eventuale candidatura di Zedda all’alleanza col Pd, chiarendo che l’accordo coi democratici è da considerarsi indispensabile perché il sindaco di Cagliari sciolga le riserve e decida ufficialmente di correre per la presidenza della Regione. 
E tuttavia, in base ai risultati delle Politiche di marzo 2018, nelle quali nell’Isola hanno trionfato gli M5s col 42,5 per cento, nell’articolo si parla per il centrosinistra di “impresa proibitiva”. Un punto, questo, su cui i civici di ‘Italia in Comune’ danno una lettura differente e indicano “la figura di Zedda” come “non legata alla vecchia nomenclatura” e capace “di competere alla pari con i due fronti populisti”, è il riferimento a M5s e Lega. Ancora: “Il nostro progetto – dice Pascucci – si basa sulle esperienze positive fatte a livello locale e l’esperienza di Cagliari ha funzionato anche in un periodo storico contraddistinto dai tagli agli enti locali”. Per ‘Italia in Comubne’ Zedda è quindi un “modello di sindaco regionale”.
