Per i nuovi alberghi a cinque stelle è previsto un incremento volumetrico del 25 per cento e anche per quelli già esistenti la cubatura aggiuntiva è del 15 per cento, senza aumento dei posti letto. Lo prevede l’emendamento 856 (che a sua volta modifica il 490) inserito nel Collegato alla Finanziaria. Il testo è stato approvato questa mattina a maggioranza dalla commissione Urbanistica presieduta da Giuseppe Talanas (Forza Italia).
Il voto è avvenuto al termine delle audizioni. L’Anci, assente, ha inviato una nota, mentre i pareri positivi sono giunti di costruttori edili di Ance, con il presidente Pierpaolo Tilocca che ha sottolineato “la necessità della modifica della legge urbanistica nel suo complesso e l’avvio di un progetto di sviluppo condiviso per le zone interne e per quelle costiere”. Il numero uno dell’associazione ha poi ricordato che “la legge sul 110 per cento ha generato un giro d’affari in Sardegna per 2,4 miliardi di euro e questo ci dice che non dobbiamo avere paura di affrontare il tema della rigenerazione urbana o addirittura quello della sostituzione urbana”.
L’Ordine del geologi, con il suo presidente Davide Bonesu e il vice Cataldo Cannillo, ha posto il tema del rispetto del Piano di assetto idrogeologico davanti a nuove edificazioni, mentre la Rete delle professioni (che in Sardegna conta circa 20 mila iscritti), guidata da Federico Miscali, ha ribadito la necessità della “riscrittura della legge urbanistica, una provvedimento che non potrà essere adottato in questa legislatura ormai alla fine”.
Una sonora bocciatura dell’emendamento è giunta invece dal Gruppo di intervento giuridico (Grig). Il presidente Stefano Deliperi ha affermato che “la giurisprudenza costituzionale dal 2015 a oggi ha ribadito tre volte che nelle face costiere ogni modifica deve passare attraverso il Piano paesistico regionale (Ppr). E se anche non sarà il Governo a opporsi a questa norma, lo farà magari un giudice. Piaccia o no ma ormai questi principi sono patrimonio comune”.
Anche Legambiente, con Vincenzo Tiana, si è detta contraria e ha espresso la “necessità della copianificazione per raggiungere gli obiettivi indicati da questo emendamento. La Regione deve piuttosto insistere per riqualificare l’esistente, non per aggiungere volumetrie a gravare sul bene più importante che la Sardegna ha, l’ambiente”.
A seguire, il voto favorevole della commissione e una dichiarazione del presidente Talanas: “Sono soddisfatto perché abbiamo ascoltato tutti i portatori di interesse e di opinioni anche divergenti. E lo abbiamo fatto ad agosto, con un voto alla fine favorevole a questo incremento e a determinate condizioni molto chiare. Ora sarà l’Aula a prendere la decisione finale”.