Referendum, Lotti apre la campagna in Sardegna e arriva il sì di Pigliaru

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, voterà Sì al referendum del costituzionale del 4 dicembre. Il governatore ha ufficializzato la propria posizione nell’apertura della campagna a Sassari, col sottosegretario Luca Lotti, invitato dal consigliere regionale Gavino Manca. Pigliaru voterà Sì perché “abbiamo la garanzia che senza l’intesa con la Regione non si potrà toccare lo Statuto”.

La posizione espressa dal capo della Giunta sarda arriva dritta al punto che contesta il comitato #BallaCaNo, formato da un asse con Psd’Az e sovranisti (leggi qui) e schierato per la bocciatura del referendum. Proprio per via della specialità sarda che viene considerata a rischio, se dovesse vincere il Sì. Pigliaru ha aggiunto: “La riforma del 2001 è stata un pasticcio, perché frettolosa e ingenua. Questa riforma, invece, è necessaria, visto che il Paese non cresce da vent’anni”.

Lotti ha detto: “Da trent’anni la politica promette tagli ai posti e ai costi della politica ed ora, con la riforma, si potranno realizzare”. Secondo il sottosegretario “si restituirà ai cittadini la possibilità di scegliere e consentirà la fine del bicameralismo perfetto che rallenta l’iter di approvazione delle leggi”. Quindi la stoccata politica: “Il clima resti sereno e consenta di spiegare alle persone il contenuto della riforma, tutto il resto è sterile polemica”. Lotti ha comunque chiarito che “non è la riforma perfetta, ma è un’occasione storica per l’Italia di cambiare e sburocratizzare. Certo, questo Governo poteva fare si poteva fare meglio, condividere di più i vari progetti di riforma. E penso, per esempio, alla scuola. Ma adesso si parli della riforma costituzionale, il 4 dicembre è il momento di decidere: ai cittadini spetta scegliere se vogliono una nuova Italia oppure no”.

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