Referendum costituzionale, Cumpostu (Sn): “I sardi non vadano a votare”

“Il referendum costituzionale di novembre? Facciamo in modo che diventi una consultazione per l’indipendenza”. Come? “Non andando a votare“. È la filosofia del neonato “Comitato per il Non voto Italia” presentato questa mattina dal leader indipendentista Bustianu Cumpostu.

“Considerato che un referendum diretto che chiami i sardi ad esprimersi sull’indipendenza statuale della Sardegna non verrà mai concesso, bisogna essere strumentali e cogliere l’occasione – ha spiegato – e non andare a votare significa rifiutare l’unità e indivisibilità della Repubblica”. Infatti, “optando per la Costituzione in vigore o per quella riformata, si accetta comunque l’appartenenza ad uno Stato-Nazione, uno e indivisibile che alla fusione statuale unisce la fusione nazionale”.

Inoltre, comunque vada, “per la Sardegna che è una regione autonoma a statuto speciale, non cambia la situazione di
sudditanza”. Quindi appello deciso a disertare le urne: “Se più del 50 per cento dei sardi resterà a casa sarà un chiaro segno indipendentista – ha concluso Cumpostu – e il messaggio arriverà forte a tutti, ai sardi, allo Stato italiano e all’Europa: la nostra Natzione non si riconosce nella unità e indivisibilità della Repubblica. Ciò non significherà automaticamente volontà di indipendenza immediata ma mostrerà comunque una tendenza verso tale obiettivo”.

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