I redditi degli assessori: Deiana il più ricco, Falchi vola bassissimo

Con 192mila euro lordi annui, l’assessore regionale ai Trasporti Massimo Deiana è il più facoltoso componente della giunta guidata da Francesco Pigliaru. Portafogli d’argento per il collega titolare degli Affari generali Gianmario Demuro, con 122mila euro, seguito a ruota da Francesco Morandi, con delega al Turismo, che nel 2012 ha dichiarato redditi per 120mila euro e da buon modenese, conserva pure 500 azioni della Banca popolare dell’Emilia Romagna. I dati si riferscono agli introiti del 2012 e sono stati pubblicati sul sito istituzionale della Regione. È la giunta dei Professori e infatti il podio è tutto loro: Deiana e Demuro hanno cattedra alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari, Morandi in Economia a Sassari.

grafico redditi png

 

Al quarto posto Cristiano Erriu, che manca il terzo posto per una manciata di euro: l’assessore agli Enti locali, finanze e urbanistica, dirigente pubblico, si ferma a 120mila euro. Curiosità: possiede il 50% della società Genis srl ed è l’unico esponente di giunta che ha espressamente destinato l’8 per mille alla Chiesa cattolica. Con 107mila e 600euro lordi annui, il presidente Francesco Pigliaru si deve accontentare della quinta piazza tallonato dal collega (entrambi sono professori ordinari) Paolo Maninchedda con 107mila euro. Un altro docente universitario in settima posizione: è la docente Donatella Spano (Università di Sassari), in settima posizione con 96mila euro seguita da Virginia Mura, dirigente pubblico come il collega Erriu, che nel 2012 ha dichiarato redditi per poco meno di 87mila euro. Il vicepresidente e ordinario di Economia applicata all’ateneo cagliaritano Raffaele Paci tocca quota 80mila, 4mila in più rispetto a Luigi Arru, dirigente medico al San Francesco di Nuoro. Chiudono la ‘classifica’ Claudia Firino, project manager al Cnr, con 27mila euro e l’8 per mille destinato allo Stato, quindi la dirigente pubblica e presidente del Fai regionale Maria Grazia Piras con poco meno di 23mila euro. Per lei anche una quota del 50% della Monser Sas, società specializzata in compravendita di immobili con sede a Milano. Infine l’imprenditrice Elisabetta Falchi, con appena 4.200 euro dichiarati nel 2012.

 

P. S.

 

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