Ultima occasione per la Sardegna per provare a rimediare alla mancata elaborazione del proprio Recovery Plan. Cesare Moriconi, primo firmatario di una mozione del gruppo Pd appena depositata, si riferisce al fondo aggiuntivo di 30-40 miliardi di euro indicato nella relazione sul Piano nazionale di ripresa e resilienza presentata dal premier Mario Draghi in Consiglio dei ministri. Si tratta di fondi nazionali previsti per finanziare quelle opere di particolare rilevanza strategica, presentate nell’ambito del Pnrr, che risulteranno eccedenti l’ammontare complessivo delle risorse destinate all’Italia, o che non potrebbero rientrare nei tempi del Recovery Fund. Quindi, spiega Moriconi, “un Piano complementare con cui recuperare progetti di grande rilevanza strategica ma che non rientrano nei requisiti minimi di ammissibilità, come per esempio i termini di cantierabilità“.
Il consigliere Dem ricorda che “il ritardo infrastrutturale dell’Isola è tale da classificarla, secondo la Commissione europea, quartultima tra le regioni italiane e 196/a tra 261 regioni europee, in termini di dotazione infrastrutturale dei trasporti, mentre Digital Infrastructure Index di Ernst & Young, classifica le province di Oristano, di Nuoro e del Sud-Sardegna addirittura tra le ultime quindici su 107 province italiane per qualità delle infrastrutture digitali“. Ecco perché “lasciarsi sfuggire prima l’occasione del Recovery Fund e poi questa, offerta dal fondo aggiuntivo del Governo nazionale, sarebbe un fatto di gravità politica inaudita”. Con la mozione il Partito democratico sollecita il presidente della Regione a presentare al Consiglio regionale, con estrema urgenza, un programma di opere, per contribuire a colmare il gap.