La vice ministra allo Sviluppo economico, Alessandra Todde, cerca di mettere una pietra sopra le polemiche che, negli ultimi giorni, sono scoppiate in Sardegna relativamente al Recovery plan che, secondo politici e osservatori avrebbe concesso poco alla Sardegna “Basta lamentarsi, la Sardegna elabori una visione di futuro e progetti strategici. Tra Pnrr, fondi strutturali e Fondo italiano di sviluppo e coesione, ci sono 200 miliardi di finanziamenti ai quali ambire”, sostiene. La vice ministra è intervenuta al live streaming di ‘MediterranEu – Giovani che cambiano il mondo’, progetto che ha trasformato la scuola di innovazione sociale e l’Academy insediate ad Alghero dalla capofila associazione ‘Rumundu’ in un innovativo incubatore d’impresa sostenibile con ricadute positive anche in Sardegna, ridefinita ‘laboratorio di idee’.
Parlando ai giovani del progetto, la viceministra ha smontato le critiche al governo di scarsa considerazione per l’isola. “La Sardegna può essere protagonista in questa fase di grandi opportunità se acquisisce una visione di futuro che migliori, rafforzi e sostenga la strategicità dei progetti”, dichiara. “Al sud è destinato il 48 per cento del Pnrr, pari a 82 miliardi di euro – spiega – che si aggiungono ai 54 miliardi dei Fondi strutturali e i 58 miliardi del Fondo italiano di sviluppo e coesione”. Ma per non essere tagliata fuori “la Sardegna deve avere una chiara visione di come vuole essere”, afferma.
Alessandra Todde si sofferma sul progetto Smarter Italy. “Banda larga e 5G ottimizzeranno il funzionamento della pubblica amministrazione e assicureranno migliori servizi a cittadini e imprese”, dichiara. “I 100 miliardi di euro finanziano anche i Borghi del futuro, 12 piccole città italiane tra cui Alghero e Carbonia, inserite in un percorso dedicato a nuova mobilità, benessere e fruizione dei beni culturali – conclude – è una grandissima opportunità, stimola le comunità a ripensarsi e a riprogettarsi”.