Quirra, ispezione parlamentari 5 Stelle al poligono. Cotti: “Prima di indagini nessuno sapeva dei rischi”

La visita dei parlamentari del Movimento 5 Stelle al Poligono di Quirra a Perdasdefogu è durata oltre sei ore. La delegazione era composta da 13 tra senatori e deputati ‘grillini’ ed era guidata da Roberto Cotti ed Emanuela Corda, rispettivamente capogruppo in commissione Difesa al Senato e alla Camera.

Ad accompagnare i parlamentari all’interno della base è stato il gen. Sanzio Bonotto, comandante del Poligono. L’alto ufficiale, anche lui raggiunto nell’aprile scorso da un avviso di garanzia della Procura di Lanusei nell’ambito dell’inchiesta sul presunto disastro ambientale legato alle esercitazioni, ha illustrato tutta l’attività svolta dai militari negli anni scorsi in queste zone. “Abbiamo scoperto – riferisce il sen. Cotti – che da oltre cinque anni il progetto Neuron, che prevedeva la costruzione di piste per aerei senza pilota, è stato accantonato. Abbiamo visitato i punti del Poligono dove sapevamo erano state fatte le esercitazioni a fuoco, perché abbiamo preparato la visita studiando le mappe elaborate dalla immagini satellitari. Il Generale ci ha portato sul Monte Cardiga da dove abbiamo potuto vedere tutta la zona in cui venivano lanciati i missili Milan, che conterrebbero traccianti al torio indiziati di essere inquinanti e possibile veicolo per le gravi patologie riscontrate sulle ossa degli animali e dei pastori che vivevano qui intorno”.

“Abbiamo anche visto – prosegue il parlamentare – i punti da dove i carri armati sparavano ai bersagli. Siamo stati poi a Perda Majore dove sono stati effettuati brillamenti con i vari materiali di scarto: abbiamo potuto verificare che la zona – spiega Cotti – è esposta a forti venti che si spingono sulla direttiva del centro abitato di Escalaplano”. Completata l’ispezione, gli esponenti del Movimento si prenderanno altro tempo per esprimersi sul merito.

“Ora non assumiamo nessuna posizione né su questo né sugli altri Poligoni sardi – conferma Cotti – Abbiamo raccolto informazioni e la visita stessa ci ha fornito elementi che approfondiremo per fare successive analisi ed esprimere un giudizio compiuto. E’ certo che oltre alle valutazioni di natura ambientale, faremo anche valutazioni politiche sull’opportunità della presenza di un Poligono del genere in questo territorio. Ed è anche certo – conclude il senatore – che fino alle indagini del procuratore della Repubblica di Lanusei Domenico Fiordalisi nessuno, o pochissime persone, sapevano cosa accadesse qui, e cioé che si svolgevano esercitazioni con la presenza del torio”.

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