L’utilizzo del simbolo dei Quattro Mori nella bandiera tiene ancora banco nel dibattito pubblico e politico. Dopo le polemiche e il tam tam suscitato dalla proposta di un’eventuale sostituzione, prima da parte del sottosegretario alla Cultura, Francesca Barracciu (proposta semiseria), poi dallo scultore Pinuccio Sciola, ora arriva l’intervento dei sardisti. Il Psd’Az addirittura chiede la convocazione di un consiglio regionale straordinario perché “si pronunci “con chiarezza” sull’utilizzo dell’immagine dei Quattro mori sulla bandiera della Regione Sardegna e l’istituzione della Giornata nazionale della Bandiera sarda”. E lo fa con una mozione, primo firmatario il Capogruppo Christian Solinas.
Le ragioni. “La nostra mozione non vuole essere la risposta alle sorprendenti quanto inopinate esternazioni pubbliche contro l’utilizzo della bandiera dei quattro mori quale rappresentazione ufficiale ed istituzionale della Regione Sardegna, operate di recente anche da parte di esponenti dell’attuale governo italiano – così si legge in una nota – che peraltro hanno messo in evidenza tutta la genericità e la profonda carenza del senso di appartenenza alla nostra comunità, bensì riaffermarne il suo alto valore storico ed identitario che ne ha fatto da ben sette secoli l’elemento maggiormente determinante della maturazione della coscienza civile, comunitaria, sociale e politica del Popolo sardo”.
Il rischio identitario. E ancora, continua Solinas: “Abbiamo purtroppo constatato che, anche in questa occasione, non è mancato chi ha preferito non interpretare affatto gli interessi e la sensibilità del Popolo sardo, ma piuttosto portare avanti, in coerenza ad un chiaro progetto di soppressione della nostra specialità e delle sue prerogative legislative il pericoloso tentativo di destrutturare l’intero impianto identitario della Nazione sarda, a partire dalla cancellazione della sua bandiera storica”. L’esponente sardista ricorda infatti che “sos Battor moros, pur non avendo una genesi autoctona, sono oramai interiorizzati dal sentimento popolare diffuso e rappresentano indiscutibilmente più di ogni altro simbolo il senso profondo di appartenenza identitaria del Popolo sardo”. Per Christian Solinas, “è perciò indispensabile ricercare, sul punto, una condivisione politica, che sia la più ampia possibile, così da poter impegnare il Presidente della Regione e la Giunta regionale ad un più ampio utilizzo dell’immagine della propria bandiera in tutti gli atti interni ed esterni della Regione, nonché nel portale istituzionale dell’amministrazione, nei siti tematici e negli speciali in esso ricompresi ed in tutte le produzioni grafiche che contraddistinguono le attività di comunicazione istituzionale dell’Ente, ivi compresi gli usi applicativi connessi alla partecipazione della Regione Sardegna a fiere, rassegne, convegni, mostre a livello nazionale ed internazionale, ma sopratutto – conclude Solinas – ad osservare le previsioni di cui alla L.R. 24 luglio 1950, n. 37, riprendendo la celebrazione dell’anniversario della costituzione della Regione in ente autonomo e dichiarando congiuntamente tale ricorrenza quale Giornata nazionale della Bandiera sarda”.