Riunificando le proposte di legge costituzionale dei Riformatori, Pdl e La Base, la commissione Autonomia del Consiglio regionale ha dato il via libera, a maggioranza, alla proposta di legge costituzionale che tende a cancellare definitivamente le Province in Sardegna, modificando l’articolo 43 dello Statuto che prevede nell’Isola la tre Province storiche di Cagliari, Nuoro e Sassari.
Si tratta di un primo passaggio per la legge, che ora dovrà approdare in Aula e , una volta approvata, percorrere l’iter di revisione costituzionale in doppia lettura nei due rami del Parlamento. L’organismo consiliare, inoltre, potrebbe richiedere un nuovo parere al Consiglio delle Autonomie locali sulla legge di riordino degli enti locali, appena rinviata in commissione. Questo passaggio, però, rischierebbe di far slittare di qualche mese la riforma degli assetti territoriali nell’Isola.
Per il coordinatore regionale dei Riformatori, Michele Cossa, l’approvazione della legge di revisione dello Statuto rappresenta “un altro fondamentale tassello che va nella direzione del rispetto del referendum del 6 maggio dell’anno scorso. Il nuovo articolo 43 cancella definitivamente le Province dallo Statuto. In Sardegna l’ordinamento degli enti locali potrà così articolarsi esclusivamente sui Comuni – spiega – i quali, secondo le modalità che verranno disciplinate con legge regionale, potendo anche associarsi per svolgere, attraverso l’esercizio congiunto delle funzioni e secondo principi di adeguatezza ed efficacia, compiti di area vasta e per partecipare alla programmazione regionale. Si tratta di un importante passo avanti – conclude Cossa – adesso ci aspettiamo che velocemente si proceda in Aula per il varo della proposta di legge costituzionale che seguirà l’iter previsto dall’articolo 138 della Costituzione”.