Il Consiglio delle autonomie locali (Cal) ha espresso parare favorevole sul testo unificato che porta a sei il numero delle Province in Sardegna e a due le Città metropolitane. Un parere favorevole che contiene, però, alcuni avvisi da parte dei sindaci di cui il presidente del Cal, Andrea Soddu, si è fatto portavoce. Infatti, l’auspicio è che la Regione si adoperi in tempi brevi, sei mesi dall’approvazione della legge, a risolvere le questioni irrisolte affinché il testo approvato non sia una “mera rideterminazione delle nuove periferie”. Si chiede, in sostanza, che i nuovi enti intermedi siano dotati di risorse e competenze. In secondo luogo che si torni alle elezioni di primo livello per far sì che la rappresentanza dei cittadini torni ad essere protagonista e che le scelte strategiche dei vari ambiti siano dettate da precise volontà politiche.
“Troviamo giusto tornare agli enti intermedi – spiega Soddu – riteniamo che soprattutto nelle zone meno popolate siano un supporto necessario alle amministrazioni locali che hanno patito in questi anni la loro assenza”. Quindi: “Ben venga il nuovo assetto territoriale a patto che la Regione faccia in breve tempo alcuni passaggi che abbiamo espressamente richiesto nel parere che abbiamo formulato e approvato”. Adesso la riforma dovrà ottenere il parere finanziario della commissione Bilancio e tornare in commissione Autonomia per il via libera definitivo. A quel punto sarà pronta per l’approdo in Aula. Dove però la maggioranza intende portare prima la riforma della presidenza della Regione.