Spunta la linea del presidente sul riordino delle Province: Ugo Cappellacci vuole il commissariamento dei quattro nuovi enti intermedi (Sulcis, Medio Campidano, Ogliastra e Gallura) più quello storico di Cagliari. In piedi ne resterebbero solo tre: Oristano, Nuoro e Sassari. In maggioranza scoppia la bufera: è un vertice velenoso, quello convocato dal governatore a Villa Devoto, questa mattina alle 10 e finito all’ora di pranzo.
Alle 16 si torna in Aula (salvo altri rinvii), ma i “conservatori” delle Province non si danno pace. Il loro obiettivo è costringere Cappellacci al cambio di rotta e ottenere la proroga per tutti gli otto enti intermedi. Vien da sé che il presidente abbia deciso di sposare, definitivamente, la posizione dei Riformatori, il partito referendario, quello che a maggio 2012 aveva promosso (e incassato alle urne) l’abrogazione del Medio Campidano, del Sulcis, dell’Ogliastra e della Gallura.
Da qui alle 16 tutto può succedere. Ma stavolta i Riformatori sembrano aver ridotto i margini di manovra: se il centrodestra non rispetta il verdetto del referendum 2012, loro sono pronti a scaricare la maggioranza. E sarebbero i secondi, dopo il Psd’Az. (al. car.)