Programmazione, il presidente Pigliaru: “Ci sono 8 miliardi. Si spendano bene”

“Le risorse per lo sviluppo della Sardegna ci sono e sono importanti, ora dobbiamo fare scelte nette per spenderle bene e spenderle in fretta”. Lo ha detto il governatore Francesco Pigliaru chiudendo al Centro Servizi Losa di Abbasanta l’incontro per la presentazione della nuova programmazione regionale territoriale agli amministratori degli enti locali e ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle associazioni di categoria. A tutti, il presidente ha lanciato una sorta di sfida.

“Basta con i libri dei sogni vaghi e generici, non creano sviluppo e aprono le porte a mille assalti alla diligenza, servono pochi progetti chiari e concreti sui quali concentrare le energie, le idee e le risorse”, ha insistito Pigliaru chiedendo ai presenti di fare la propria parte per far funzionare un modello di gestione integrata dove le idee di ciascun territorio si sposino con il quadro generale di sviluppo predisposto dalla Regione. A presentare nei dettagli il nuovo corso è stato in apertura dell’incontro l’assessore competente Raffaele Paci indicando la programmazione integrata delle risorse, la semplificazione delle procedure e la certezza delle responsabilità tra i punti chiave necessari a rendere efficace e rapida l’azione amministrativa di tutte le parti coinvolte. L’esponente della Giunta è entrato anche nel merito delle risorse. “Per il 2015 – ha spiegato – sono disponibili otto miliardi di euro, non c’è da scialacquare, ma bastano a evitare aumenti dell’Irpef e scongiurare l’imposizione di ticket”.

L’assessore Cristiano Erriu ha introdotto invece il tema della riforma degli enti locali, confermando che sarà costruita su due pilastri, i Comuni da una parte e la Regione dall’altra, con i Comuni che dovranno necessariamente associare le funzioni costituendo Unioni dei Comuni e, se sarà il caso, anche associazioni delle Unioni. Riforma già discussa e in gran parte condivisa almeno nelle linee generali con l’Anci, il cui presidente Piersandro Scanu ha lanciato però alla Regione una sorta di ultimatum chiedendo la chiusura della riforma degli entro il 31 dicembre. (ANSA).

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