Programma regionale di sviluppo, via libera in Consiglio. Todde: “Visione strategica per cambiare la Sardegna”

Via libera questa mattina dal Consiglio regionale, dopo un lungo dibattito, a una risoluzione della maggioranza per dare gambe al Programma regionale di sviluppo 2024-2029. Il documento, approvato con i soli voti del centrosinistra, definisce le strategie e le politiche da realizzare nell’arco della legislatura, e “individua gli ambiti strategici sui quali la Regione intende intervenire attraverso azioni strutturali e mirate – ha ricordato in aula Alessandro Solinas, esponente del M5s e relatore di maggioranza -: quindi sanità e salute, politiche sociali, buon lavoro, conoscenza e cultura, governo del territorio, ambiente e paesaggio, mobilità e trasporti, transizione energetica, sviluppo economico e sociale”. 

Una visione strategica e dieci ambiti chiave per trasformare la Sardegna secondo le parole di Alessandra Todde che ha illustrato il piano in Consiglio. Con un documento di quasi 250 pagine, corredato da centinaia di allegati tecnici, il Prs si propone come “strumento dinamico e trasformativo”. “Abbiamo invertito il processo: prima gli obiettivi, poi le azioni. È un cambiamento epocale rispetto al passato”, ha detto Todde. Sanità, lavoro, ambiente, giovani, cultura, mobilità e transizione energetica sono solo alcuni dei dieci ambiti strategici su cui la Regione intende agire con interventi strutturali. “Vogliamo che i giovani restino in Sardegna, per questo uno dei cardini del piano sarà dedicato a loro”, ha evidenziato la presidente, che ha anche annunciato un rinnovamento nella continuità territoriale, finalmente supportata da risorse statali, e non più solo regionali.

Todde poi risposto ad alcune delle critiche fatte dai consiglieri della minoranza sottolineando come priorità “il piano per i giovani per evitare che lascino la Sardegna” e “la nuova continuità territoriale dove per la prima volta useremo risorse anche statali e non solo regionali”, ha continuato Todde. “Il Prs sarà uno strumento dinamico che ogni anno verrà aggiornato per adattarlo alle mutevoli condizioni che caratterizzano i tempi in cui viviamo, prova ne sia il recente scossone dato all’economia dalla guerra dei dazi”. Tornando sul “metodo”, la presidente Todde ha concluso sottolineato come “la grande novità del Prs è nel come controlleremo la programmazione con indicatori precisi con cui eviteremo di sprecare risorse come si faceva finora: non più una somma di investimenti su diverse programmazioni, ma una regia unitaria e un monitoraggio unitario della spesa”.

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