Le contestazioni di peculato per l’uso dei fondi destinati al gruppo consiliare dell’Udc mosse dalla Procura di Cagliari all’attuale assessore regionale alla Pubblica istruzione, Andrea Biancareddu, (quando era consigliere regionale) e all’ex consigliere regionale, Salvatore Amadu, sono estinte per avvenuta prescrizione. Il loro procedimento penale si chiuderà il 2 ottobre, quando i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Cagliari leggeranno il dispositivo, dopo lo stralcio chiesto dal pubblico ministero Marco Cocco durante il processo che vede imputati numerosi consiglieri del gruppo della XIII legislatura.
Difesi dagli avvocati Guido Manca Bitti e Massimo Delogu, Biancareddu e Amadu erano finiti nell’inchiesta della Procura che, negli anni, ha coinvolto oltre un’ottantina di consiglieri della XIII e della XIV legislatura di quasi tutti i gruppi, accusati di aver speso i rimborsi spese per scopi non istituzionali o comunque non legati all’attività politica del gruppo. Il 2 ottobre verranno dichiarati estinti i presunti peculati nei confronti dei due esponenti, mentre proseguirà il processo agli altri consiglieri dell’Udc presenti in Consiglio regionale del 2004 al 2009, Giorgio Oppi, Roberto Capelli, Sergio Marracini, Antonio Cappai e i fratelli Alberto e Vittorio Randazzo.