Piras (Sel): “Il centrosinistra apra a Michela Murgia”. Immediato veto dei Rossomori

Scontro nella coalizione di centrosinistra a tre giorni dalla riunione, fissata per venerdì, nella quale sarà affrontata la questione del regolamento e del codice. Il deputato di Sel Michele Piras lancia un appello ad aprire a Michela Murgia e ai Movimenti e subito dopo i Rossomori rispondono picche con una polemica dichiarazione del segretario nazionale Salvatore Melis.

L’APERTURA DI SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’

Secondo Michele Piras, il centrosinistra deve aprirsi alla società civile e ai movimenti per “riconnettersi, culturalmente e politicamente, con la società sarda e le sue energie vitali, per recuperare la creatività, l’apertura, lo spirito d’innovazione e la capacità di relazione che dovrebbe sempre caratterizzare il campo dei progressisti”.

L’appello è rivolto agli alleati della coalizione. Ma non solo: uno stesso richiamo viene fatto nei confronti di “tutte le componenti sovraniste della politica sarda e ai mondi che in questi mesi hanno aperto una interessante discussione intorno all’ipotesi di una candidatura di Michela Murgia affinché – spiega Piras – quanto prima ci si possa incontrare, si possano confrontare idee, progetti e prospettive per una Sardegna nuova e migliore. Restando separati rischiamo di perdere un’occasione storica, quella di imprimere una svolta al dibattito politico sardo, quella di determinare finalmente un cambiamento in positivo per il nostro popolo”.

Secondo l’esponente vendoliano il centrosinistra rischia di “vivere la tornata elettorale regionale con l’atteggiamento di chi si occupa di una pratica ordinaria, o peggio ancora di sistemare pedine su una ipotetica scacchiera. Siamo in ritardo sul progetto, sui programmi e persino sulla definizione del perimetro dell’alleanza. Diamo l’impressione di una chiusura ingiustificabile e sbagliata”.

LA CHIUSURA DEI ROSSOMORI

Una presa di posizione, secondo il segretario dei Rossomori,  tanto “incomprensibile” da richiedere “un chiarimento”. Questo “anche perché i programmi e le regole sono stati scritti anche con il suo contributo, ancorché non ancora consegnati alla stampa”.

“Anzitutto – afferma Salvatore Melis – v’è da capire se si parla a nome di se stessi o di Sel, anche perché mai sono state poste sul tavolo di coalizione certe questioni.Nella dichiarazione si fa riferimento a Michela Murgia e all’area sovranista. A questo punto vorremmo sapere se Sel sia stato chiamato ad assumere un ruolo di mediazione. Ricorderei anche l’attacco ai sovranisti da parte di Michela Murgia!”

“Dobbiamo prendere atto – domanda quindi Melis – di un mutamento delle posizioni di Sel in ordine all’indipendentismo? Ricordo la netta opposizione (solo qualche mese fa) alla nostra proposta, sempre valida, di un’apertura a forze indipendentiste. Siamo stati proprio noi Rossomori, partito sardo e sovranista per eccellenza (SeL finge di non vederci cercando forse a Bari i sovranisti), a ritenere necessario un confronto ed un’apertura al mondo indipendentista che si riconosca nei valori della sinistra e che volesse scegliere la strada della responsabilità di governare”.

E ancora: “Si parla di un centrosinistra chiuso. Eppure è proprio Sel ad essersi dichiarato contro le primarie. Il regolamento delle primarie consente primarie apertissime. Cinquemila cittadini possono presentare un proprio candidato, (cittadini non partiti), più aperte di così!”

Infine, la chiusura delle porta della coalizione. “Il centrosinistra è costituito dalle forze politiche che la compongono: Pd, Rossomori, Sel, IdV, PdCI, Prc, Upc, Cd, Verdi, Psi. E non è vero che la coalizione è chiusa, anzi è disponibilissima ad arricchirsi e ad espandersi. Se poi per chiusura s’intende la scelta di essere alternativi al centrodestra e a qualunque forza o componente abbia governato con Cappellacci in questi ultimi quattro anni e mezzo, allora Michele Piras ha ragione, ma su questo Rossomori sarà irremovibile”.

 

 

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