Tutto rimandato a domani. Si riunirà martedì pomeriggio la commissione di garanzia del Pd che dovrà decidere sullo spoglio dei due seggi di Quartu: 1.800 schede sub iudice dopo la denuncia da parte di Piero Comandini di un presunto “inquinamento del voto da parte di rappresentanti del centrodestra” a vantaggio dello sfidante alla segreteria regionale dei Dem, Giuseppe Meloni.
Mentre è certa la vittoria nell’Isola di Stefano Bonaccini sulla neosegretaria Elly Schlein – in controtendenza col dato nazionale -, è ancora testa a testa tra i due pretendenti alla carica sarda. Attualmente Meloni è risultato il più votato con oltre 18mila preferenze, mentre Comandini si è fermato a oltre 15mila. Ma nel calcolo dei delegati Comandini sarebbe in vantaggio: una matassa che dovrà sbrogliare la stessa commissione di garanzia con lo scrutinio di Quartu. Decisiva sarà proprio il calcolo per l’assegnazione dei delegati per l’assemblea regionale, ossia i “grandi elettori” che sceglieranno il leader democratico sardo. I componenti del seggio hanno sigillato le urne che sono state trasportate già ieri nella sede del Pd regionale in via Emilia a Cagliari.
Saranno 13 i rappresentanti sardi nell’Assemblea nazionale, tra loro sono già confermati i sostenitori della mozione di Elly Schlein. Sono i primi 3 del collegio Sud Sardegna: Enrico Concu, Camilla Soru e Fabrizio Fenu, mentre nel Nord Sardegna Ivana Russu, Michele Piras e Anna Paola Sanna.