Primarie centrodestra, Mario Diana lancia la sfida a Cappellacci

In attesa della definizione delle regole delle primarie nel corso del vertice del centrodestra convocato per la settimana prossima, esce allo scoperto il primo sfidante di Ugo Cappellacci. Si tratta di Mario Diana, capogruppo di Sardegna E’ Già domani. Il consigliere aveva abbandonato il gruppo Pdl in Consiglio in aperto dissenso con Cappellacci, ma non si è mai allontanato dal partito. “Accolgo molto positivamente questa novità delle primarie – spiega Diana – finalmente in tutti i partiti del centrodestra ci si è resi conto di quanto vado dicendo da almeno due mesi, cioè che non si può pensare di vincere le elezioni con un candidato presidente autoimposto. E’ evidente l’incapacità a governare la Sardegna mostrata in oltre quattro anni dal presidente Cappellacci – aggiunge – per questo, sono convinto che una sua eventuale ricandidatura porterebbe il centrodestra alla sconfitta. Da tempo ho scelto di non nascondermi in un’appartenenza di comodo alla maggioranza che governa la Regione e di passare all’opposizione, perché sono convinto che, nella gravissima situazione di crisi in cui versa la Sardegna, Cappellacci non rappresenti una soluzione ma un ulteriore problema”.

Ma presto potrebbero aggiungersi altri nomi. Secondo indiscrezioni Fratelli d’Italia punterebbe chiedere la disponibilità ad uno dei due suoi uomini di punta, il capogruppo in Consiglio Matteo Sanna e l’assessore regionale Antonello Liori. Sembrano in risalita, inoltre, le quotazioni dell’ex assessore del Bilancio e oggi esponente di Scelta Civica, Giorgio La Spisa, che potrebbe avere il sostegno dei Riformatori, anche se si continua a fare il nome del coordinatore regionale Michele Cossa. Sino ad oggi sono state ipotizzate anche le candidature del sindaco di Mandas (Udc), Umberto Oppus, dell’esponente di Fli, Ignazio Artizzu, della stessa presidente del Consiglio, Claudia Lombardo, e del deputato e già presidente della Regione, Mauro Pili, entrambi Pdl.

Matteo Sanna ricorda che “Fratelli d’Italia è nata dalla richiesta e dalla voglia della gente di poter partecipare e scegliere direttamente i propri rappresentanti nelle Istituzioni. Per questo – sottolinea – ci rende orgogliosi che la Sardegna sia la prima regione in Italia in cui il centrodestra intende lanciare il prossimo candidato alla carica del governatore attraverso lo strumento delle primarie”.

La replica di Cappellacci. “Chi dai banchi dell’opposizione intende sfidare il sottoscritto, o comunque il candidato del centro-destra alle prossime regionali, o ha problemi di orientamento o forse intende partecipare alle primarie del centro-sinistra. Tuttavia, alla luce delle regole adottate dal PD e dai suoi alleati e del fatto che tale schieramento vede già candidati diversi protagonisti della politica sarda, appare difficile che possano prevalere proposte minoritarie. Così Cappellacci commenta le dichiarazioni di Mario Diana, riguardo alle primarie del centro-destra. “Le enfatiche dichiarazioni di lontananza dell’on. Diana – ha aggiunto il presidente- non suscitano nessun turbamento né alcuna nostalgia perché già da molto sia il gruppo del Popolo della Libertà che il sottoscritto hanno preso le debite distanze da lui. Può darsi che egli ritenga di essere comunque un avversario temibile, al di là dello schieramento di appartenenza, e non sarò certo il sottoscritto a distoglierlo da tale illusione, ma forse si sopravvaluta. Lasciando volentieri l’esponente dell’opposizione alla sua personale dialettica, per quanto riguarda la nostra coalizione auspico una competizione leale, un grande momento di partecipazione popolare con persone di valore e idonea ad innescare una dialettica positiva e costruttiva nello schieramento di centro-destra. Sono certo – ha concluso il presidente – che non mancheranno candidature di ottimo livello”.

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