Il Consiglio comunale di Oristano ha approvato questa mattina un ordine del giorno contro la soppressione della Prefettura e l’accorpamento a quella di Nuoro. Il documento, proposto dal Partito democratico e dalla lista civica essere Oristanesi, è stato approvato con 12 voti a favore contro sette contrari della minoranza. L’ordine del giorno definisce la soppressione della Prefettura e di altri uffici periferici dello Stato come “altamente lesiva” dei diritti dei cittadini oristanesi ed impegna lo stesso Consiglio, il suo presidente, il sindaco e la Giunta comunale a promuovere ogni possibile iniziativa a difesa della Prefettura e degli uffici periferici dello Stato. Il Consiglio comunale è riconvocato per le 15,30 a Cagliari davanti agli uffici del Consiglio regionale convocato per la discussione delle mozioni contro il taglio della Prefettura di Oristano presentate dai consiglieri regionali oristanesi.
Gli 88 sindaci della provincia oristanese hanno chiesto un documento univoco e unitario per sostenere la lotta delle amministrazioni e delle comunità locali contro la chiusura della Prefettura. Sono stati ricevuti in delegazione dei capigruppo del Consiglio regionale poco prima della seduta dell’Assemblea nella quale si discute di due mozioni presentate dal centrosinistra (primo firmatario Antonio Solinas del Pd), e dal centrodestra, con primo firmatario Oscar Cherchi di Fi. Mentre i primi cittadini stanno assistendo ai lavori dell’Aula con la fascia tricolore, guidati dal sindaco di Oristano, Guido Tendas, all’esterno del palazzo di via Roma si sta tenendo un presidio dei sindacati del pubblico impiego.