di Aurora Vinci
Un bonus economico del valore complessivo di 10 milioni di euro per le prestazioni sanitarie urgenti destinate alle persone con un Isee inferiore ai 10mila euro o con esenzione per reddito. Questa la misura sperimentale “Bonus servizi sanitari“, promossa dall’assessorato regionale del Lavoro e di concerto con quello della Sanità, e inserita nell’ambito del Programma regionale Fse+ 2021-2027.
L’iniziativa, presentata oggi dall’assessora del Lavoro, Desirè Manca, mette al centro il diritto alla salute e la tutela delle fasce più fragili della popolazione, offrendo un supporto concreto per garantire l’accesso a cure mediche essenziali. Secondo i dati Istat del 2023, la povertà sanitaria sta assumendo dimensioni preoccupanti in Italia, con un tasso di rinuncia alle cure pari all’11,1 per cento nella fascia d’età 55-59 anni.
“La povertà sanitaria è un fenomeno che colpisce un numero crescente di cittadini – ha dichiarato l’assessora Manca – con questa misura vogliamo offrire uno strumento immediato per supportare chi oggi è costretto a rinunciare alle cure per motivi economici o per i lunghi tempi d’attesa”. L’iniziativa, concepita come sperimentale, guarda già al futuro: “Ci riserviamo di alzare la soglia Isee e di ampliare la gamma di prestazioni incluse – prosegue -. Vogliamo garantire che nessuno resti indietro, lavorando in sinergia per sostenere i più fragili”.
Il bonus consentirà ai cittadini in possesso di prescrizione medica di accedere alle prestazioni sanitarie presso ambulatori pubblici o privati accreditati o autorizzati all’esercizio. L’Aspal (Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro) sarà incaricata di individuare i beneficiari e pubblicare un elenco di ambulatori convenzionati. La misura si configura come alternativa ai provvedimenti precedentemente adottati dalla Giunta regionale. Chi usufruisce del buono non avrà diritto al rimborso delle spese sanitarie da parte dell’Asl, mentre chi riceve il rimborso non potrà richiedere il bonus sanitario.
La dotazione complessiva della misura vede 8 milioni provenire dal Programma Regionale FSE + 2021-2027 e i restanti due da fondi regionali. Ma, oltre al bonus, particolare attenzione sarà riservata alla comunicazione. L’Aspal avvierà infatti una campagna informativa per assicurare che i cittadini siano adeguatamente informati sulle modalità di accesso. “Crediamo molto in questa misura – ha concluso l’assessora Manca – e speriamo possa alleviare il peso della povertà sanitaria, restituendo dignità e salute a chi oggi è costretto a rinunciare alle cure”.