L’ultima ad essere espulsa, in ordine di tempo, dal Movimento 5 Stelle si chiama Paola Conticelli. È una consigliera comunale di Porto Torres, città governata dal sindaco pentastellato Sean Wheeler. Non una consigliera qualunque: fino a poche settimane fa rivestiva l’importante ruolo di capogruppo in consiglio comunale. E ancora oggi le cause reali della sua espulsione rimangono un mistero. La domanda che a Porto Torres tutti si fanno è una sola: come mai si è arrivati a un provvedimento del genere? Le risposte sono tante e contraddittorie. Lei, la diretta interessata, si sente al centro di un terremoto politico e si rifiuta categoricamente di parlare con la stampa, ma sembra pronta a dimostrare le sue ragioni tramite vie legali. Tra le cause del suo allontanamento, infatti, ci sarebbe la relazione con il suo compagno: un giornalista che si occupa di cronaca locale per un periodico di Porto Torres, a volte non tenero nei confronti del sindaco. È stata la stessa Conticelli a confermare su Facebook questa versione dei fatti. Una versione che il sindaco ha prontamente smentito ma che, se venisse confermata da una registrazione, potrebbe aprire un vero e proprio caso politico.
I fatti. Alcune settimane fa la consigliera aveva lasciato l’incarico di capogruppo con una durissima lettera di accuse nei confronti del sindaco, Sean Wheeler, e di tutto il “direttorio” pentastellato. “Ho chiesto ripetutamente un deciso cambio di rotta, una programmazione seria e ad ampio raggio per affrontare in maniera determinata la gravissima crisi che stanno affrontando le nostre famiglie, i nostri lavoratori, le nostre imprese. Tutto quello che ho ottenuto sono state offese personali, minacce, gravissime ingerenze nella mia vita privata e nella mia libertà intellettuale che, se servirà, potrò dimostrare”. Parole forti, soprattutto nel riferimento alle “minacce” e “ingerenze” sulla quali l’opposizione ha tentato di capirci qualcosa. Subito dopo le dimissioni della Conticelli, infatti, i consiglieri di opposizione hanno chiesto ufficialmente alla presidente del consiglio comunale, Loredana De Marco, di affrontare un dibattito sulle dichiarazioni della ex capogruppo. Il punto è stato messo all’ordine del giorno ma il sindaco, la giunta e la maggioranza hanno abbandonato l’aula, lasciando la Conticelli sola in aula con la minoranza. Le ragioni di questo gesto sono state spiegate dallo stesso gruppo del M5S. “Vista la poca coerenza avuta dalla consigliera Conticelli ed inoltre per aver gettato gravi e pesanti accuse ledendo l’onorabilità di noi consiglieri del M5S e del Sindaco, rigettando ogni accusa fatta dalla consigliera, dichiariamo che non parteciperemo alla discussione di questo punto all’ordine del giorno e decidiamo di lasciare l’aula”.
Le prove e il provvedimento nazionale di espulsione. Paola Conticelli, però, non è rimasta con le mani in mano. Sembrerebbe che abbia affidato ai carabinieri le registrazioni della riunione del Meet Up turritano dove si affrontava il caso dei suoi rapporti con il Movimento. Il punto critico è proprio quello che riguarda la relazione con il suo compagno giornalista. Su Facebook è la stessa Conticelli che riporta un virgolettato attribuito al sindaco Wheeler: “Al prossimo articolo di mer… ti chiedo il recall”. Ma anche: “‘Scegli, se stai con lui ti dimetti da consigliera”. Da parte sua il sindaco, su Facebook (che sembra il mezzo privilegiato di comunicazione in questi casi) smentisce categoricamente la ricostruzione della ex capogruppo e ripete che quello della relazione personale con il giornalista non è stato un elemento decisivo per le dimissioni. “Mi domandavo come potesse conciliare la nostra azione politica di riordino e disamina e programmazione della nostra realtà cittadina con i continui e morbosi articoli che il suo compagno scriveva a discredito del nostro (anche suo?) operato. Era semplicemente una domanda che le ponevo. Lei ha subito ribadito che fosse importante per lei separare la sua relazione privata con l’incarico istituzionale e così è stato anche per noi. Ma, evidentemente, ci teneva talmente tanto a tenerle separate che, sebbene noi non avessimo intrapreso alcuna azione, lei ha preferito uscire il giorno dopo sui giornali in maniera plateale (fregandosene a sua volta della separazione dei ruoli) e cavalcando quello che ora è evidente essere un suo progetto: quello di smontare la valenza del M5S in questo Paese”. Nel frattempo il Movimento, da parte sua, ha chiuso la vicenda con un provvedimento di espulsione giunto direttamente da Roma. Tutto risolto? Sembrerebbe di no. E il caso Conticelli rischia di essere un nuovo vaso di Pandora per il Movimento.
Michele Spanu
@MicheleSpanu84 on Twitter