Nuovo attacco da parte del consigliere regionale dei Progressisti, Massimo Zedda, nei confronti del presidente della Regione, Christian Solinas. Al centro della polemica ci sono i fondi del Pnrr che, secondo Zedda, la Sardegna rischia di perdere a causa della disorganizzazione. È con un lungo post sulla sua pagina Facebook che l’ex sindaco di Cagliari spiega quali sono le criticità e le presunte inadempienze del Governatore.
A spiegare i motivi e Zedda: “Invece di strutturare l’ufficio regionale competente per tutti i progetti e gli appalti, inclusi quelli dei Comuni, il presidente ha pensato solo alla moltiplicazione di portaborse, commissari, segretari, consigli di amministrazione e via sprecando”. L’esponente dei Progressisti continua sottolineando che il Servizio Lavori, della Direzione generale della Centrale di committenza della Regione, che che dovrebbe mandare a gara progetti per diversi miliardi di euro, “è composto da sole nove persone di cui tre non ancora formate per la gestione di appalti di tale complessità e una, al momento, non disponibile in quanto in congedo di maternità”.
Un caso abbastanza inusuale, visto che “nel 2020, tutti gli altri presidenti di Regione hanno riorganizzato gli uffici per immaginare il proprio sviluppo, presentare progetti e ottenere le risorse europee. L’unico a non aver fatto nulla è il presidente della Sardegna”. Quando si tratta di fondi europei ci sono dei tempi da rispettare per evitare che questi ritornino indietro e la tempistica dell’Ue impone un limite per la conclusione dei progetti nel 2026.
Secondo Zedda, il presidente Solinas ha ammesso la propria colpa perché “nei giorni scorsi la Giunta ha chiesto al governo una proroga dei termini specifica per la Sardegna. Siamo all’ammissione di incapacità”. Infine, il consigliere regionale ricorda che due anni fa “avevamo suggerito la creazione di un luogo di elaborazione di strategie per lo sviluppo futuro, con il coinvolgimento della società sarda, con il supporto di esperti di programmazione europea e con il potenziamento della Centrale di committenza della Regione. Non è stato fatto nulla. Quando perderemo le risorse per la Sardegna, il presidente darà la colpa alla burocrazia, al Governo, alla pandemia e alla guerra ma la colpa, invece, è tutta sua“.