Semaforo rosso dal nord dell’Isola sul Piano nazionale ripresa e resilienza (Pnrr): “Saremo noi rappresentanti del territorio ad indicare come devono essere spese le risorse, non possiamo accettare un progetto di sviluppo che non risponda alle esigenze della Sardegna”. Questo è il monito lanciato dalla Provincia di Sassari, dai sindaci del nord Sardegna, dai presidenti delle Unioni, dalle Comunità montane e dalla Rete metropolitana.
Martedì verrà stilato un documento da inviare al Governo in cui verrà ribadito che non si accetta l’imposizione di una linea programmatica senza il coinvolgimento diretto degli amministratori. Una presa di posizione chiara e decisa che non lascia spazio a scelte che non siano dettate e condivise da chi il territorio lo vive e lo amministra.
“La Sardegna ristagna da decenni uno stato di abbandono programmatico che ha congelato settori vitali di una terra che si nutre di sviluppo sostenibile, turismo interno e costiero, filiere agroalimentari d’eccellenza, attrattori culturali e ambientali che non intercettano i flussi del turismo mondiale e di un patrimonio immateriale mai messo a sistema. Considerato che le indicazioni del Pnrr hanno come obiettivo realizzare una coesione sociale e territoriale, è importante quanto mai fondamentale, che le risorse disponibili rispondano a questi princìpi e diano linfa vitale ad un territorio unito, raggiungibile, coeso e interconnesso”.
L’amministratore straordinario della Provincia, Pietrino Fois, non ha dubbi: “Non possiamo permettere che la Sardegna si impoverisca in questo modo. Non siamo interessati a politiche che piombano dall’alto e ci vengono dettate da chi non sa leggere le dinamiche della nostra terra. Il nostro messaggio sarà perentorio. Siamo pronti, uniti come mai è accaduto prima, a delineare il futuro della Sardegna”.