Piscine chiuse per Covid, ecco i soldi. Biancareddu: ‘Massimale a 42mila euro’

La Regione erogherà sino a 42mila euro per singola piscina chiusa per Covid. È questa una delle certezze legate ai fondi per i Centri sportivi natatori fermati dalla pandemia. Complessivamente per il 2021 il contributo a fondo perduto ammonta a un milione di euro per le strutture affiliate alla Fin e alla Federazione italiana nuoto paralimpico nonché a quella per gli sport riservati alle persone con disabilità intellettiva. Rientrano nel fondo pubblico anche gli enti di promozione sportiva. “Restano escluse – fanno sapere dalla Regione – le piscine destinate ad attività legate al benessere, dalle terme ai centri benessere”.

Come sottolinea l’assessore della Pubblica Istruzione e Sport, Andrea Biancareddu, “per beneficiare del contributo le società e associazioni devono risultare, alla data di presentazione della domanda, regolarmente iscritte all’albo regionale delle associazioni-società sportive”. Lo stanziamento dei soldi “è finalizzato a coprire le spese di gestione sostenute nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2021, nonché per favorire la ripartenza dell’attività natatoria”

L’aiuto potrà essere riferito a “spese di locazione, rate di mutuo da pagare, spese di leasing, spese di energia elettrica, spese telefoniche e di connettività internet, spese di guardiania e segreteria e collaboratori (che non siano stati licenziati o messi in cassa integrazione), consumi idrici fatturati, e ulteriori spese di gestione”, è scritto nella delibera.

Questi i contributi massimi per dimensione delle piscine: oltre i 2.000 metri cubi, sino a 42.000 euro; dai 1.001 metri cubi ai 2.000, sino a 35.000 euro; dai 701 metri cubi ai 1.000, 27.000 euro; dai 401 ai 700 metri cubi, 23.000 euro; dai 151 ai 400 metri cubi, 19.000 euro; dai 50 metri cubi ai 150, 15.000 euro. Piscine in
affitto con esclusiva dello spazio acqua, contributo sino a un massimo di 35.000 euro.

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