“Una risposta disarmante che lascia un senso profondo di rabbia”. E’ il commento del deputato Sel, Michele Piras alla reazione del Governo alla sua interpellanza discussa in Aula, questa mattina, sul Poligono di Quirra al centro di un’inchiesta della magistratura per presunto disastro ambientale.
“Ancora una volta – aggiunge Piras – si nega l’evidenza del drammatico impatto ambientale, si minimizzano gli effetti nefasti delle esercitazioni militari sulla salute delle popolazioni locali e non si riscontra alcuna apprezzabile apertura sul tema della dismissione – almeno parziale – e delle bonifiche”. Non solo, il sottosegretario alla Difesa, Gioacchino Alfano, ha risposto allinterpellanza e ribadito l’importanza del sito militare: “Il poligono di Quirra riveste carattere di unicità nel panorama nazionale per sperimentare sistemi d’arma complessi”.
I soldi che non bastano. “Da una parte il Governo assicura sulla puntigliosa attività di monitoraggio dell’impatto ambientale, lasciando intendere che non ve ne sia alcuno che possa avere effetti negativi sulla salute delle persone, dall’altra si annuncia lo stanziamento di una somma (25 milioni di euro, quindi una cifra assolutamente lontana dalle più ottimistiche stime) per le bonifiche. Insomma, una contraddizione stridente – riferisce il deputato sardo.
Nessuna apertura, l’appello alle istituzioni. Per Piras sarebbe necessario avviare un tavolo comune tra Regione, i parlamentari sardi e le rappresentanze delle Comunità locali con l’obiettivo di ridimensionare le servitù militari nell’Isola. Ma anche definire un progetto di bonifica del territorio e riconversione civile delle economie locali, la rivendicazione della sovranità, il riconoscimento formale dei danni ambientali ed alla salute cagionati da oltre cinquant’anni di occupazione ed attività militare.
La visita al Poligono. Piras annuncia che il 26 luglio che sarà a Villaputzu (una delle sedi della base) insieme a Donatella Duranti (altro membro Sel Commissione Difesa) e al deputato Giulio Marcon, storico esponente dei movimenti per il disarmo.