Pigliaru bis con rissa finale: Morandi e Firino (ormai fuori) si dimettono

Barbara Argiolas, Pier Luigi Caria, Giuseppe Dessena e Filippo Spanu sono assessori con quattro giorno di anticipo dopo le dimissioni di Firino e Morandi.

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha dovuto anticipare di quattro giorni la nomina dei quattro nuovi assessori: Barbara Argiolas al Turismo, Pier Luigi Caria all’Agricoltura, Giuseppe Dessena alla Pubblica istruzione e Filippo Spanu alle Riforme. La decisione è stata presa dal governatore dopo che Claudia Firino e Francesco Morandi, a sorpresa, si sono dimessi nel pomeriggio dai rispettivi incarichi, visto che la loro permanenza nell’Esecutivo aveva ormai le ore contate. La loro sostituzione è stato comunicata ieri ai capigruppo del Consiglio regionale, ciò che ha fatto diventare ufficiale il Pigliaru bis.

L’addio dei due assessori – che guidavano rispettivamente la Pubblica istruzione e il Turismo: la Firino in quota ex Sel, Morandi per il Centro Democratico – ha dice lunga sul clima di tensione in maggioranza. Anche perché il presidente della Regione aveva scelto di posticipare le nomine dei nuovi assessori al 7 marzo (anziché firmarle ieri) per permettere alla Firino di partecipare all’incontro con la ministra Valeria Fedele che sarà a Cagliari lunedì. Una richiesta, questa, sollecitata anche dal senatore Pd, Silvio Lai, che l’altro giorno ha accusato Pigliaru di fare uno “sgarbo“, nel caso in cui avesse silurato la Firino senza permetterle di incontrare l’esponente del governo Gentiloni.

È lo stesso capo della Giunta a spiegare la questione in una nota, “Ho ricevuto oggi – si legge – le dimissioni di Claudia Firino e di Francesco Morandi. Ne prendo atto e ringrazio entrambi per la serietà e l’impegno con cui hanno portato avanti il lavoro loro affidato. Avevamo deciso di procedere con le nomine dei nuovi quattro assessori martedì 7 per motivi di cortesia istituzionale. Venuti meno tali motivi – spiega – l’obbligo di garantire la continuità istituzionale ci ha portato ad anticipare i tempi rispetto a quanto precedentemente annunciato e apporre stasera la firma sui decreti. L’azione di governo della nostra Giunta, che ritorna completa, proseguirà con determinazione secondo le linee stabilite dal programma elettorale e condivise con la nostra maggioranza”.

Così la Firino: “Ho ritenuto di non dover attendere la data da te indicata e di dover rassegnare, a tutela della mia dignità personale, politica e istituzionale, le mie dimissioni dall’incarico”.

Intanto, dopo la posizione critica sul nuovo Esecutivo espressa dal Partito dei sardi attraverso il coordinatore nazionale Franciscu Sedda, a prendere posizione sul Pigliaru bis è anche il capogruppo dell’Upc, Pierfranco Zanchetta: “Tutti gli assessori – scrive – saranno vincolati ad una lettera di mandato che impegnerà la squadra di governo al raggiungimento di precisi risultati sugli obiettivi strategici. Saranno dettati dal presidente e dalla maggioranza sui temi più urgenti della Sardegna”.

Sul punto interviene il consigliere regionale-coordinatore di Forza Italia, Ugo Cappellacci. “Una lettera di mandato ai nuovi assessori? E per tre anni che cosa ha ispirato l’azione della Giunta regionale?!”. L’azzurro definisce l’Esecutivo “un circolo di presunti intellettuali che discute del migliore mondo possibile e intanto manda in malora l’esistente”.

Sul Pigliaru bis manca solo che il governatore convochi la conferenza stampa per presentare i nuovi assessori che esordiranno in Aula l’8 marzo, quando l’Assemblea sarda comincia a esaminare la Finanziaria 2017. E sarà la prima cartina di tornasole per misure la compattezza del centrosinistra. O il grado di scontro.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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