“La Regione sarda è fortemente impegnata nell’attuazione concreta del Piano Sulcis“. Lo afferma il coordinatore per l’attuazione del Piano Sulcis Tore Cherchi riferendo dell’approvazione, nella seduta di ieri della Giunta regionale, di due delibere molto importanti per incentivare le imprese, per la costituzione di un Centro di ricerca applicata sulle bonifiche dei suoli e dei corpi idrici e per finanziare progetti di ricerca applicata nell’agroalimentare, ambiente, energia con i fondi del Piano Sulcis. Nella stessa delibera è stato anche varato il bando per i progetti di ricerca applicata. “Per l’incentivazione alle imprese”, afferma Tore Cherchi, “sono stati assegnati 32,5 milioni di euro che alimentano un fondo rotativo per sostenere progetti anche di piccola entità, fino ad arrivare a 20 milioni di euro. Oltre questa soglia di investimento funziona il contratto di sviluppo. Per questo strumento sono disponibili 30 milioni. In pratica la dotazione finanziaria arriva a 62,5 milioni di euro. La novità importante”, aggiunge il coordinatore, “è rappresentata dalla gestione delle proposte che sarà effettuata a sportello, indipendentemente dalla dimensione dell’investimento. Questa soluzione, prima, era possibile solo per grandi investimenti. Per l’assistenza tecnica sui progetti gli interessati possono rivolgersi all’ufficio Invitalia di Monteponi del Piano Sulcis. La Sfirs, finanziaria della Regione sarda, si occuperà invece della fattibilità economica dei progetti. I finanziamenti saranno senza interessi e una parte a fondo perduto. L’attenzione è rivolta in modo particolare ai settori dell’agroindustria, turismo e ambiente, senza per questo trascurare altri settori”.
“L’altra importante novità approvata dalla Giunta regionale”, riferisce ancora Cherchi, “riguarda la costituzione di un centro di ricerca applicata per la bonifica di suoli e acque e per il recupero di materiali residuati da processi produttivi. Il centro di ricerca, che avrà la propria sede nei locali Ausi di Monteponi, sarà costituito dalla collaborazione fra la stessa Ausi, l’Igea e l’Università di Cagliari. L’Ausi e l’Igea apportano proprie strutture e laboratori. Per lo sviluppo del centro ricerche è stato assegnato un primo finanziamento di 3 milioni di euro, a cui ne seguiranno altri. E’ un progetto”, aggiunge ancora Tore Cherchi, “che permette di accedere a un mercato che vale molto. Qui abbiamo le competenze tecniche di provenienza mineraria e la possibilità ambientale di testare nuove tecnologie. I risultati poi potranno essere esportati e venduti. Rappresenta, inoltre, anche il ritorno dell’Igea alla sua mission originaria: quella delle bonifiche”.
La terza decisione assunta dalla Giunta riguarda il bando per la selezione dei progetti di ricerca nel campo agroalimentare, ambiente e energia. La dotazione è di 2 milioni. “In questo caso”, dice Cherchi, “si tratta di un bando. Quindi i progetti dovranno essere presentati nei termini, pena esclusione. Fra le idee del concorso “99ideas” a suo tempo presentate, ad esempio, molte potrebbero essere validamente considerate se ripresentate”. Per chi ha una idea imprenditoriale valida potrebbe essere una opportunità che si traduce in realtà. (foto di Giampaolo Cirronis)
Carlo Martinelli