La Regione realizzerà un’indagine conoscitiva per costruire “un quadro chiaro sui Piani di Protezione civile approvati dai Comuni e dalle Unioni di Comuni”. Lo ha detto l’assessore all’ambiente, Gianni Lampis, ricordando che “sono ancora numerosi gli enti locali che ne risultano privi”. Preicisamente sono quaranta le amministrazioni sprovviste, mentre “altre quarantaquattro non hanno elaborato il Piano per il rischio idraulico e idrogeologico“. Non è tutto: ulteriori quattro non hanno nemmeno quello per gli incendi.
Sul fronte dei centri virtuosi, nell’Isola ci sono 41 enti locali (su un totale di 377) che hanno tutto, incluso il Piano per il rischio neve e ghiaccio. Nella lettera inviata ai sindaci, l’assessore Lampis ha comunicato che “nelle prossime settimane i funzionari della Protezione civile contatteranno le amministrazioni per concordare un incontro (anche in videoconferenza) con tecnici e personale comunale che presidia le funzioni dei Coc (Centri operativi comunali)”. Sono chiamati a partecipare anche le strutture operative locali di Protezione civile “con l’obiettivo di verificare lo stato stato della pianificazione”.
Resta il fatto che molti Comuni, soprattutto i più piccoli, sono sprovvisti dei Piani di Protezione civile perché non hanno la disponibilità finanziaria. In Sardegna l’80 per cento degli enti locali è sotto i cinquemila abitanti. Servirebbe che la Regione erogasse le risorse per permettere ai Municipi di mettersi in regola.
[Foto d’archivio]