“Che autonomia e libertà possono avere, rispetto ai capibastone del Pd, quelli che oggi ricoprono un incarico di sottogoverno o in un ente pubblico ottenuto proprio grazie all’appartenenza ad una precisa corrente interna?”. Giuseppe Frau nomi non ne fa. Ma il candidato alla segreteria regionale del Partito democratico (l’altro è il consigliere regionale Piero Comandini) nemmeno si nasconde. Il riferimento è (anche) al gruppo Agorà – Energie democratiche, entità semi misteriosa – finora – che in una nota stampa non firmata si presenta come “movimento interno al Pd” con lo scopo di “mettere in circolo le nuove energie del partito” e dà appuntamento a tutti venerdì 9 settembre alle 16 al Teatro Massimo di Cagliari, per un incontro “voluto da una nuova generazione del Partito Democratico”.
Impossibile, fino a poche ore fa, conoscere i nomi dei promotori dell’appuntamento cagliaritano: nessun riferimento nei comunicati stampa, zero nomi sui social network nelle pagine ufficiali dell’evento e neanche nei vari articoli di stampa dedicati all’iniziativa. Qualcosa cambia quando Frau ha fatto ironici “auguri “ad Agorà, perché, spiega, dietro quella sigla c’è il vecchio gruppo di potere “che ha capito di non essere più presentabile e preferisce fare la regia dietro le quinte mandando avanti un gruppo di giovani fedelissimi, senza però alcuna discontinuità col passato”. Come dire: a Sassari c’erano i Giovani turchi, a Cagliari i Giovani vecchi.
Apriti cielo. Nel giro di qualche decina di minuti, a Frau risponde piccato il dirigente ogliastrino del Pd Gianluigi Piras, che in questo modo ha dichiarato di essere uno dei promotori di Agorà. “Non tirare in ballo e a sproposito l’autonomia degli altri, perché stai offendendo e insultando centinaia e centinaia di giovani ragazze e ragazzi”, scrive Piras su Facebook.
Una volta ‘uscito allo scoperto’, mettere insieme i nomi di AgoràDem è semplice: basta scorrere la lista dei partecipanti alla “riunione a invito” tenuta a Cagliari a metà agosto, durante la quale si era peraltro annunciata una seconda iniziativa, ai primi di settembre. E si inquadra meglio il senso dell’interrogativo di Frau su nomine politiche, autonomie e ‘giovani vecchi’. Intanto Piras, che gravita nell’area di Silvio Lai (ovvero Antonello Cabras) siede nel CdA dell’Ersu di Cagliari grazie alla nomina decisa dal Consiglio regionale. Poi ci sono Pietro Morittu e Alessandro Cossu, rispettivamente segretario particolare e consulente dell’assessore regionale ai Trasporti Massimo Deiana (area Cabras). Si fanno anche i nomi di Danilo Fadda, assessore al Personale al Comune di Cagliari e figlio dell’ex sottosegretario e politico di lungo corso Paolo Fadda, di Matteo Muntoni, attuale Capo di Gabinetto dell’assessore regionale agli Enti locali Cristiano Erriu (area Fadda) e di Yuri Marcialis, assessore allo Sport nella giunta di Massimo Zedda, vicino al senatore Ignazio Angioni.
“Ho fatto parte della corrente di Paolo Fadda e non rinnego nulla – dice Frau a Sardinia Post – ma non ho mai ricevuto né richiesto alcun incarico in enti pubblici o posti di sottogoverno. Sono libero e non devo rispondere a nessun capo corrente. All’assemblea di Tramatza, indetta il 19 settembre per la scelta del segretario regionale, faremo una proposta: chi ha incarichi pubblici si astenga dall’avere anche ruoli di primo piano nel partito. Può essere un primo passo per far guarire un partito malato come il Pd e liberarlo dai condizionamenti delle correnti, renderlo limpido e soprattutto riconnetterlo alla politica e ai bisogni concreti delle persone”.