Non cade nel vuoto, l’appello di Luciano Uras e Michele Piras, il senatore e il deputato di Sel che, ieri, hanno chiesto un vertice straordinario del centrosinistra. La coalizione ha subito accolto la chiamata al confronto e convocato un nuovo tavolo per lunedì 5 agosto. Ovvero, tre giorni prima che si depositino le candidature alle primarie del 29 settembre.
Dunque, il centrosinistra s’incammina verso un faccia a faccia che potrebbe chiarire, una volta per tutte, quali siano i competitors delle primarie. A questo punto con una novità: non si può escludere che pure i vendoliani lancino nell’arena elettorale un proprio candidato al voto di settembre.
Al momento i nomi sicuri sono due, a cominciare dall’europarlamentare Pd Francesca Barracciu. Poi c’è Roberto Deriu, presidente dell’Ups (Unione Province sarde). In corsa parrebbe anche il sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau. Poi ecco l’incognita di Don Ettore Cannavera, il prete sponsorizzato da Paolo Fadda, attuale sottosegretario alla Salute. L’Idv, invece, potrebbe puntare (ammesso che accetti) sul costituzionalista Pietro Ciarlo. La partita, a ben vedere, è apertissima.
Ma è proprio il partito di Uras e Piras a tracciare un solco in vista del prossimo vertice. “La riunione di lunedì dovrà essere un momento di riflessione interno alla coalizione alla luce del mutato quadro politico”, dice Francesco Agus, del coordinamento regionale.
A seguire una sottolineatura. “Alle tematiche e ai dubbi avanzati da Uras e Piras con una lettera aperta a tutte le forze politiche del centrosinistra (i due hanno bollato come fallimentare il governo del centrodestra e chiesta una rinnovata unità agli alleati), si aggiunge oggi un quadro nazionale potenzialmente rivoluzionato dalla condanna di Berlusconi, a quattro anni di reclusione. Le conseguenze della sentenza emessa dalla Corte di cassazione aprono, di fatto, una nuova fase politica e rendono le elezioni sarde ancora più strategiche e centrali, anche per la politica nazionale e per il futuro del centrosinistra italiano”.