Patto di stabilità da modificare, Regione e sindaci uniti

Unità di intenti tra la Giunta regionale e i sindaci dell’Isola per ottenere la modifica del patto di stabilità. Domani Pigliaru e Paci a Roma.

Sulla modifica del patto di stabilità, la giunta di Francesco Pigliaru e i sindaci dell’Isola stanno marciando insieme. Domani a Roma, il presidente della Regione e l’assessore alla Programmazione Raffaele Paci hanno un nuovo incontro col Governo nazionale per ottenere il via libera a quel miliardo e 200 milioni di maggiori spese a cui la Regione dice di aver diritto. E oggi a Cagliari, per protestare contro i vincoli del Patto, si sono dati appuntamento oltre 100 sindaci, ricevuti e sentiti in Consiglio regionale. I primi cittadini hanno chiesto anche alla Giunta di “ripristinare i 55 milioni tolti dal Fondo unico per gli enti locali”. Riguardo questo secondo tema, si sono detti “insodisfatti per l’assenza di risposte e pronti a una nuova mobilitazione”.

Proprio durante la seduta odierna Pigliaru ha annunciato il vertice di domani nella Capitale (terzo appuntamento di una serie cominciata ad aprile), ma il governatore era tornato sull’argomento del Patto anche lunedì, quando ha commentato il successo del Pd alle Europee. “Per un partito così forte (il gruppo del Pd sarà il più numeroso del Pse) sarà più facile chiedere e ottenere l’alleggerimento delle misure di austerità che non hanno ragione di esistere in tempo di crisi“. E oggi in Aula Pigliaru ha ribadito il concetto: “Domani c’è una nuova puntata che ritengo importante. Sono ottimista su un punto, perché le elezioni Europee hanno mutato il quadro della situazione. Ora è giunto il momento di far cambiare opinione a chi ha imposto un’austerità che sta creando problemi ai cittadini: nelle prossime settimane credo ci potrà essere qualcosa di nuovo a livello europeo”.

Quanto ai sindaci, ammontano a 175 milioni, secondo l’ultima stima, il valore degli investimenti bloccati nei 377 Comuni sardi. “Lo Stato – ha tuonato il sindaco di Cagliari Massimo Zedda – non può usare i Comuni per salvare sé stesso. Nessuno, tantomeno Monti, ci deve insegnare come si fa la revisione della spesa, perché i sindaci sanno bene quali sono le priorità. A Cagliari abbiamo in cassa ben 260 milioni che da Roma hanno trasferito alla Tesoreria unica della Banca d’Italia, per avere liquidità. Noi condividiamo in pieno la battaglia sul patto di stabilità, perché è di tutti i sardi. Ma la revisione della spesa – è il distinguo di Zedda – non è accettabile, da chiunque venga fatta, Stato o Regione. I soldi che gli enti locali ricevono attraverso l’apposito Fondo unico ci servono per dare risposte ai tanti bisogni dei cittadini sardi“.

In Consiglio regionale è intervenuto anche Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia e presidente del Cal (Consiglio autonomie locali). “Suggeriamo, nel confronto con lo Stato, di sfruttare il cosiddetto Patto verticale incentivato, ovvero la possibilità che ai Comuni creditori della Regione su opere già realizzate ottengano una deroga di spesa”. Tecnicamente si parla di “ottenere uno spazio finanziario”. Casti ha precisato: “Le domande per poter sfruttare questa finestra andavano presentate entro il 1° marzo, ma se non vengono allentati i vincoli del Patto, siamo punto e a capo”. Per il primo cittadino di Carbonia “non si può perdere altro tempo, ormai è bloccato qualsiasi pagamento e non c’è più niente su cui risparmiare. Se si continua a tagliare sul Fondo unico, non ci saranno nemmeno più le risorse per la lotta alla povertà. Non siamo venuti qua a chiedere alla Regione di fare cose che non può fare, ma di avviare un percorso che consenta ai sindaci di dare risposte ai cittadini”. A Carbonia per via del Patto sono fermi 140 milioni, “un terzo del Piano per il Sulcis”, ha chiuso Casti.

Così il sindaco di Villmar, Piersandro Scano, considerato il prossimo presidente dell’Anci dopo le dimissioni di Cristiano Erriu quandoi è stato nominato assessore all’Urbanistica. “Questa di oggi – ha detto Scano – non è una manifestazione di protesta ma di proposta di un’alleanza per marciare insieme. I comuni non sono altra cosa rispetto alla Regione”. Quindi la richiesta di impegno rivolta al presidente del Consiglio nonché ex sindaco di Sassari Gianfranco Ganau, il quale, a sua volta, ha detto: “Dobbiamo sempre lavorare insieme, serve un confronto continuo e costante su tutte le difficoltà che oggi affrontano gli enti locali. L’incontro odierno – ha aggiunto Ganau – deve diventare un appuntamento abituale per trovare insieme le soluzioni possibili. Oggi sono seduto alla presidenza dell’assemblea sarda, ma sino a qualche mese fa ero in trincea come voi, ogni giorno, a contatto diretto con le difficoltà e i problemi dei cittadini che pretendono giustamente risposte immediate”.

Nell’aula di via Roma è intervenuto anche il vice presidente vicario dell’Anci, Emidio Contini, che ha parlato di “allarme quotidiano nei Comuni per il crollo delle spese di investimento a causa degli assurdi limiti imposti del patto di stabilità interno”. Ribadendo quanto espresso nel documento approvato dall’Anci lo scorso 21 maggio, Contini ha definito il Patto “disastroso per la tenuta sociale”.

Domani a Roma, Pigliaru e Paci saranno ricevuti da una delegazione guidata da Graziano Delrio, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Come negli altri due precedenti incontri dovrebbe partecipare anche un rappresentante della Ragioneria dello Stato che sta verificando i carteggi consegnati dalla Regione, documenti nei quali, conti alla mano, sono spiegate le ragioni per cui la Sardegna chiede di essere autorizzata a una maggiore spesa di un miliardo e 200 milioni.

I sindaci, invece, si sono detti “insoddisfatti” e hanno espresso “forte preoccupazione per l’assenza di risposte certe sul ripristino dei 55 milioni del Fondo unico per gli enti locali“. Così si legge in un comunicato unitario firmato da Cal, Anci, Asel, Aiccre, Lega delle Autonomie e Ups, ovvero tutte le sigle che rappresentano le amministrazioni comunali e provinciali. Tanto che è stata decisa una nuova giornata di mobilitazione, la cui data è ancora da fissare. I primi cittadini plaudono invece alla “convocazione della conferenza Regione-Enti locali”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share