Primo ricorso sulle primarie parlamentari del Partito democratico. L’ha presentato Anna Paola Loi, candidata nel collegio di Cagliari. “Nessuna polemica – chiarisce l’ex vicesindaco di Quartu nella giunta guidata da Gigi Ruggeri – ma una richiesta di riconteggio dettata dall’esigua differenza di voti rispetto a un’altra candidata”.
Secondo il sito ufficiale del Partito democratico, Anna Paola Loi ha incassato 1.963 preferenze, mentre la ‘diretta concorrente’ Maria Grazia Dessì ha toccato quota 1.985 e corre quindi per assicurarsi l’elezione quasi sicura in Parlamento. Tutto dipenderà dalle decisioni assunte in direzione nazionale, visto che per occupare lo stesso posto c’è anche il segretario provinciale Thomas Castangia, che ha messo in tasca 2.086 voti. Il dubbio è legato al principio dell’alternanza di genere uomo-donna: a chi tocca quel posto, a chi ha preso più preferenze o in ogni caso va appannaggio di una donna? Il nodo sarà sciolto a Roma tra domani e venerdì.
Vista la situazione, ecco spiegato come mai Anna Paola Loi punti ad avere la massima certezza in merito all’entità delle preferenze ottenute.
“Ripeto, non c’è alcuna punta polemica nella mia richiesta – rimarca ancora Anna Paola Loi -. Più semplicemente, lo scarto tra i voti è talmente basso che per una maggiore chiarezza, anche per rispetto nei confronti di chi ha puntato su di me, ho chiesto il riconteggio”.
E se secondo i dati ufficiali resi noti dal Pd la differenza di voti tra Dessì e Loi è pari a 22 preferenze, sembra che una ulteriore verifica abbia fatto scendere lo scarto a 17 schede.
Al contrario, al momento nessun candidato ha presentato ricorso puntanto sul caso dei ‘doppi elettori’, coloro cioè che hanno votato sia per il Pd, sia per Sel.
Sul ricorso di Anna Paola Loi il verdetto finale si avrà invece entro domani: i tempi sono molto stretti, visto che la definizione finale delle liste si avrà entro sabato.
Pablo Sole