Per il momento i tronconi sono due, ma la strada sembra quella dell’unificazione. Per evitare che si arrivi a due processi sulla P3, la presunta Loggia segreta che gestiva affari e favori politici. Sarebbe questo il motivo del rinvio dell’udienza al prossimo autunno, addirittura fino al 10 novembre senza che il dibattito sia formalmente aperto. Una sorta di attesa silenziosa di cui dà conto L’Unione sarda oggi in edicola.
Nel primo troncone ci sono 17 imputati, tra cui figura l’ex presidente della Regione, Ugo Cappellacci (a lui è contestato il solo reato di abuso di ufficio per la nomina del dirigente Ignazio Farris a capo dell’Arpas – una nomina voluta dal faccendiere Flavio Carboni interessato al business dell’eolico in Sardegna). Nel secondo troncone gli ex parlamentari inquisiti la cui posizione è stata stralciata per verificare l’utilizzabilità delle intercettazioni, poi concessa dalla Giunta per le autorizzazioni. E ora si aspetta, appunto, che il Gup di pronunci sulla richiesta di rinvio a giudizio e si potrebbe andare appunto verso l’unificazione. Tra i nomi eccellenti ci sono quelli degli ex Onorevoli berlusconiani: Denis Verdini, Marcello Dell’Utri e Nicola Cosentino. Un gruppo che avrebbe potuto condizionare anche gli organi costituzionali secondo l’ipotesi del procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e del pm Rodolfo Sabelli. Per loro l’accusa è di aver violato la legge Anselmi sulle società segrete.