Overtourism nelle località costiere sarde, la proposta: “Servono risorse per aiutare i Comuni a garantire i servizi”

di Lorenzo Musu

L’obiettivo è quello di riconoscere i centri costieri più affollati come ‘città balneari’ e ‘comunità marine‘, per gestire l’alta stagione quando arrivano molte persone. Dopo Friuli Venezia Giulia, Veneto e Toscana, anche la Sardegna spinge per l’approvazione della norma nazionale dedicata ai centri del mare più visitati, in particolare d’estate.

A prendersi carico dell’iniziativa è il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia (Fdi), che oggi ha illustrato alla stampa una mozione, sottoscritta da tutta l’opposizione. Nella richiesta si invita la Giunta regionale a sollecitare i parlamentari sardi, per agevolare l’iter della legge già incardinata nella Commissione ‘attività produttive’.

“Con la norma si chiedono deroghe per quanto riguarda le capacità di assunzione dei centri – spiega Cristina Usai, prima firmataria della mozione – e soprattutto deroghe all’utilizzo delle risorse. Vogliamo tenere sotto controllo il gap tra residenti e turisti”. “Occorre affrontare i problemi generati dall’effetto ‘città fisarmonica’ – aggiunge la consigliera – con realtà che d’estate si ritrovano a fronteggiare molte entrate. Una situazione che incide inevitabilmente sulla domanda dei servizi pubblici, ad esempio la raccolta di rifiuti”.

“Parliamo di realtà che nel periodo estivo affrontano una grande quantità di persone – sostiene Paolo Truzzu, capogruppo di Fdi – paesi che passano da quattromila residenti a centomila, con tutti i problemi che ne conseguono. Si pensi ai centri che hanno in organico due vigili urbani e per un mese devono organizzare la vita collettiva di vere e proprie città”. “La mozione – ricorda l’ex sindaco di Cagliari – è stata presentata dai gruppi di minoranza, ma ci auguriamo possa trovare la condivisione della maggioranza: è un tema che riguarda tutte le amministrazioni”.

Presenti all’incontro con i giornalisti anche il sindaco di Villasimius, Gianluca Dessì, e l’assessora al Turismo di Arzachena, Claudia Giagoni. “Il mio Comune – spiega Dessì – rappresenta una delle tante comunità che soffrono nel periodo estivo: siamo un paese che passa da quasi quattro mila anime a 750mila”. “Si pretende la qualità dai Comuni costieri, ma – rimarca il sindaco – senza risorse la qualità non si ottiene . Questa mozione va nella giusta direzione”. E chiude Giagnoni: “Abbiamo già avuto delle interlocuzioni con la commissione parlamentare, ma avere la Regione dalla nostra parte sarebbe un ‘grimaldello’ fondamentale per agevolare l’iter nazionale della norma”.

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