Orani, la cittadinanza onoraria a Segre: “Onorata di poter essere una di voi”

“Signor sindaco, mi sento davvero onorata ad essere una di voi, divento (con un lieve sfasamento temporale) anche concittadina del vostro Antine Nivola, che ben conosceva lo strazio delle leggi razziste avendo sposato e amato, per tutta la vita, una donna ebrea”. Inizia così la lettera che Liliana Segre ha indirizzato al sindaco Antonio Fadda e all’intera comunità di Orani, che ha avviato l’iter in Consiglio comunale per il riconoscimento della cittadinanza onoraria alla senatrice a vita. Il percorso è portato avanti “con la massima collaborazione tra maggioranza e minoranza” – si legge in una nota – per sostenere con forza una donna, ex deportata di Auschwitz, che ora vive sotto scorta a seguito delle numerose minacce via web.

La senatrice purtroppo non potrà venire in Sardegna. “Devo fare i conti con un’agenda istituzionale ormai densissima, l’età e la distanza (da Milano) fanno il resto – scrive nella lettera -. Siete voi ora le nuove sentinelle della democrazia perché è a questo che serve la memoria, una stringa che collega il passato al futuro con lo scopo ultimo di mantenere in buona salute il consorzio civile”.

“Il riconoscimento testimonia l’affetto e la stima della comunità di Orani per l’alto valore morale e civile delle sue battaglie contro il razzismo”, prosegue la nota del Comune. “Una comunità che ha dato i natali a tanti combattenti contro il fascismo, su tutti Piero Borrotzu, partigiano morto da eroe durante la seconda guerra mondiale e a personaggi che hanno scritto la nostra storia dedicando la loro vita all’antifascismo. Ricordiamo in particolare due figure fondamentali nella storia e nella cultura di Orani, Marianna Bussalai sardista, femminista e antifascista, durante tutta la sua vita in prima linea nella lotta contro il fascismo e Costantino Nivola che parte per l’America con la moglie Ruth Guggenheim, ebrea tedesca, per scappare dal fascismo”.

 

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