C’è un primo verdetto sul caos liste in Ogliastra, un verdetto favorevole: i candidati del Fronte unidu indipendentista – ovvero il Fiu guidato da Pier Franco Devias – sono stati riammessi dopo l’esclusione di mercoledì che ha riguardato anche altri 13 partiti. Lo ha deciso la Corte d’Appello di Cagliari, cui spetta l’ultima parola sulle ricusazioni. Ma visto che il vizio di forma contestato agli indipendentisti è simile a quello fatto dalla gran parte delle altre liste, ciò fa supporre che in giornata arrivi una riammissione generale degli esclusi.
A rilanciare la notizia, su Facebook, è lo stesso leader Devias: “È ufficiale – scrive -, abbiamo vinto il ricorso”. Il candidato governatore del Fiu spiega di “aver ricevuto comunicazione alle 8,15 dal Tribunale di Lanusei che, mercoledì, ha ricusato la lista”. Nel caso del Fiu, il motivo dell’esclusione era legato al fatto che gli indipendentisti avevano fatto depositare le candidature ogliastrine a una persona diversa rispetto a quella indicata nell’atto notarile. Una ragione, questa, che è stata rilevata pure nel caso dei Fratelli d’Italia, i primi ad essere stati riammessi dallo stesso Tribunale, già mercoledì, senza nemmeno bisogno di fare ricorso in Corte d’Appello. Non solo: questo vizio di forma è stato contestato alla maggior parte dei partiti esclusi.
In giornata sono attesi gli altri verdetti che devono arrivare obbligatoriamente oggi, visto che alle 20,45 scadono le 48 ore concesse all’Ufficio elettorale centrale per prendere una decisione.
Incassata la riammissione, Devias sottolinea ancora: “Ce l’abbiamo fatta, nonostante i numerosi tentativi messi in atto per escludere l’indipendentismo coerente dalle Regionali, attraverso regolamenti che cambiavano in corso d’opera e con giudici che sindacavano sullo stesso regolamento elettorale. Il Fiu, unica lista totalmente indipendentista, sarà presente anche in Ogliastra alle elezioni del 16 febbraio, certa di raccogliere un buon risultato e di andare a diventare il polo di riferimento per quanti non vogliono rinunciare alla lotta per l’autodeterminazione”. (al. car.)
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