“Vogliamo che il Consiglio regionale possa rappresentare realmente la società sarda con le sue molteplici sensibilità. In tre parole, serve più partecipazione, più rappresentanza, e più democrazia”.
Così Maria Laura Orrù, capogruppo di Avs e prima firmataria di una proposta di legge elettorale illustrata stamane in una conferenza stampa, insieme al collega Diego Loi. Il testo- depositato in queste ore negli uffici dell’assemblea- nasce da un lavoro portato avanti dalla Scuola di cultura politica Francesco Cocco, ed è stato recepito appunto dal gruppo di maggioranza. Si tratta della seconda proposta di modifica della legge elettorale in vigore pronta a sbarcare in commissione Autonomia, dopo quella già depositata dal capogruppo del Pd, Roberto Deriu.
Nel dettaglio, il testo prevede l’elezione contestuale del presidente della Regione e del Consiglio regionale, introducendo una significativa novità: l’eventualità di un secondo turno di ballottaggio tra i due candidati più votati, qualora non siano raggiunte precise soglie al primo turno. Previsti poi l’abolizione del voto disgiunto, e l’abbassamento della soglia di sbarramento, unica per tutte le liste. Un’attenzione particolare è riservata alla rappresentanza territoriale: il testo riformula le circoscrizioni elettorali per renderle più omogenee in termini di popolazione e territorio, assicurando in ogni caso un seggio al candidato più votato in ciascuna circoscrizione. Forte anche l’impegno per la parità di genere, con l’introduzione delle tre preferenze sul modello europeo e la previsione della doppia preferenza di genere.
Per quanto riguarda il premio di maggioranza, il testo ne rende l’attribuzione più selettiva: al primo turno, sarà riconosciuto solo se il candidato presidente ottiene almeno il 45% dei voti e la maggioranza assoluta dei votanti. In mancanza di queste condizioni, si procederà al ballottaggio con un premio ridotto al 55%. Innovativa anche la disciplina del voto per i cittadini residenti all’estero o in altre regioni italiane, che potranno esprimere la propria preferenza tramite rimborso delle spese di viaggio, voto per corrispondenza e, in prospettiva, voto elettronico. “Abbiamo deciso di depositare questo testo, intanto per aprire il dibattito con le altre forze politiche all’interno del Consiglio- specifica Orrù- per poi estenderlo ovviamente a tutte le forze sociali della nostra isola. Cerchiamo di portare la voce di tante persone che in questi anni si sono mobilitate per una riscrittura delle regole”. Obiettivi principali, rimarca, “avere una società sarda più rappresentata all’interno della massima istituzione regionale, e combattere l’astensionismo: siamo convinti che questa legge consenta di riavvicinare le persone al voto, alla vita pubblica e alla politica, soprattutto i giovani”. Un’iniziativa, ricorda infine la capogruppo, che parte lontano da appuntamenti elettorali: “Questo è importante perché non ci siano comunque delle strumentalizzazioni, dei precondizionamenti da campagna elettorale”.
Presente all’incontro con i giornalisti anche Fernando Codonesu, presidente della Scuola di cultura politica Francesco Cocco: “Questo è un testo aperto- specifica- che ha l’obiettivo di suscitare e rafforzare un dibattito politico sul tema della legge elettorale in tutta la Sardegna, a partire dal Consiglio regionale”. Con un faro obbligatorio “sull’interazione tra maggioranza e opposizione- spiega- convinti come siamo che le regole del gioco le si debba scrivere insieme. Altrimenti si pagano i disastri di scelte unilaterali”. (Dire)