di Andrea Tramonte
Massimo Zedda ne aveva parlato anche in campagna elettorale: secondo il sindaco di Cagliari c’era la necessità di riannodare il dialogo con la città dopo i cinque anni della Giunta Truzzu. Ecco perché per oggi – venerdì 5 luglio – il primo cittadino ha organizzato una assemblea pubblica, alle 18:30 in piazza Galilei, per incontrare i cittadini e parlare dei criteri attraverso i quali sta individuando le figure che andranno a comporre il suo esecutivo. Nel corso del passaggio di consegne con la commissaria straordinaria, Luisanna Marras, li ha anticipati: “Competenza, serietà, affidabilità e conoscenza della città”. E poi molte donne. La presentazione ufficiale sarà lunedì, quando si terrà la prima seduta del Consiglio comunale e tra i punti all’ordine del giorno – oltre alla convalida degli eletti – anche la comunicazione da parte del sindaco delle cariche di vice, degli assessori e l’elezione del presidente dell’assemblea. Il fine settimana sarà dedicato alla chiusura delle trattative coi partiti della coalizione del Campo largo. Si parla di limature, più che altro, ma con incastri che vanno ancora chiusi: ci sono dei nomi sul tavolo e – spiegano fonti vicine al dossier – si tratterà di capire quali profili sono più adatti alle nove caselle. E l’ultima parola spetterà ovviamente a Zedda.
Sui nomi sembra esserci una ragionevole sicurezza. L’architetto ed ex consigliere comunale Matteo Lecis Cocco Ortu (Pd) – che non si era ricandidato a palazzo Bacaredda – andrà all’Urbanistica, mentre l’altra casella Dem è ancora in bilico: si parla anche di Rita Polo e di Yuri Marcialis, che era già stato assessore con Zedda ed è tornato nel partito insieme agli scissionisti bersaniani rientrati con l’elezione di Elly Schlein. Il più votato dell’Assemblea, Marco Benucci, dovrebbe essere eletto presidente del Consiglio comunale. Questo per quanto riguarda il Pd. I Progressisti – il partito di Zedda – avranno due assessorati, escludendo quelli che saranno espressione diretta del sindaco. Matteo Massa è in pole position alle Attività produttive mentre Anna Puddu dovrebbe andare alle Politiche sociali. Ma di Massa si parla anche come di presidente dell’Assemblea, qualora Benucci dovesse rinunciare magari per dare spazio a un terzo Pd in Giunta: ed è questo l’incastro da cui poi discendono diverse altre scelte, nell’equilibrio tra Dem e Prog e nelle deleghe da assegnare. In questo caso potrebbe entrare nella partita anche Maria Francesca Chiappe (ipotesi Cultura). Per Alleanza verdi sinistra dovrebbe diventare assessora Giulia Andreozzi (si parla di Istruzione ma anche Cultura), per Sinistra futura Carlo Serra e per M5s Luisa Giua Marassi. In quota sindaco girano i nomi di Giuseppe Macciotta e quello di Cristina Mancini, già direttore generale del Comune all’epoca del secondo mandato di Zedda.
