Spunta un berlusconiano nel giro di nomine fatto questa mattina dalla giunta di Francesco Pigliaru. A Sardegna Ricerche, dove la presidenza è ancora in mano al centrodestra con Ketty Corona, sarà Agostino Galizia a guidare il collegio dei revisori. Lui – commercialista nuorese con studio a Cagliari – è stato consigliere comunale in quota Pdl. È anche il nipote di Lina Lunesu (sposata Galizia), consigliera regionale uscente e non riconfermata, di cui il neo-nominato è stato committente della scorsa campagna elettorale. Nel centrosinistra, la scelta barbaricino di fede azzurra non è piaciuta granché, ma al momento non è chiaro chi lo abbia sponsorizzato. Sino a riuscire nell’impresa di assegnare a Galizia un incarico prestigioso, malgrado non sia allineato con la coalizione che governa la Regione.
Previsioni rispettate sulla scelta dei direttori generali in Regione, secondo valzer di quello spoil system che per ora ha interessato 9 assessorati su 12. Quindi: il nuovo super manager della presidenza è Alessandro De Martini che sostituisce Gabriella Massidda, l’ex fedelissima di Ugo Cappellacci dirottata ai Trasporti, col beneplacito dell’assessore Massimo Deiana. All’Industria arriva invece Roberto Saba, a lungo nella rosa dei papabili per entrare nella giunta Pigliaru. Saba è il direttore (adesso in aspettativa) di Confindustria Sardegna.
Cerchio chiuso anche ai Lavori pubblici, dove è stato confermato Edoardo Balzarini, il direttore generale gradito a Paolo Maninchedda, titolare della delega. Al Lavoro è stato nominato Eugenio Annicchiarico che approda negli uffici di via XXVIII febbraio direttamente dal Ministero (sede di Sassari). I cinque neodirettori generali si aggiungono ai tre che sono stati nominati la scorsa settimana: Sebastiano Piredda all’Agricoltura; Antonella Giglio agli Enti locali e Finanze; Giuseppe Maria Sechi alla Sanità.
Sempre una settimana fa, la Giunta ha confermato Franco Sardi alla Programmazione e Gianluca Cadeddu al Centro regionale di Programmazione. Da oggi può stare ufficialmente al proprio posto pure Marcella Marchioni, primo manager della Ragioneria. Le direzioni generali da cambiare (o confermare) sono ancora cinque: l’Urbanistica (sebbene l’assessorato sia lo stesso degli Enti locali), le Riforme, la Pubblica istruzione, il Turismo e l’Ambiente.
Al. Car.
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