Nomine Dg in Regione, Mula (Psd’Az): “L’opposizione è povera di contenuti”

Dopo il caso sollevato dai capigruppo di Progressisti e Movimento 5 stelle in Consiglio regionale, Francesco Agus e Desirè Manca, sulle nomine dei direttori generali in Regione, è l’esponente sardista, Franco Mula, a rimandare al mittente tutte le accuse e ribattere colpo su colpo alle accuse mosse dall’opposizione. Il capogruppo del Psd’Az parla di “povertà di contenuti desolante”, nel tentativo di “distrarre l’attenzione dei sardi mettendo in campo argomenti inesistenti nella sostanza e squallidi nella forma“. Davanti ai dubbi di legittimità sugli incarichi ai direttori generali, Mula dice: “Sono in possesso dei requisiti richiesti, come accertato dagli organi competenti prima della loro nomina. E lo sono anche di alcuni requisiti non richiesti espressamente dalla legge, ma non meno importanti: primo fra tutti, quello di essere in grado di dare all’amministrazione un impulso di efficienza e dedizione all’istituzione in nome e per conto della quale opereranno e già, con successo, operano”.

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Dopo la difesa, il sardista si concentra sull’accusa, ricordando gli “innesti esterni baciati dalla fortuna e dal clientelismo, che in un passato non remoto hanno invece caratterizzato il governo regionale, che durante la scorsa legislatura si è distinto per indolenza, incapacità decisionale e lentezza”. L’elenco continua e Mula si sofferma sul “preoccupante filone di affidamenti esterni, spesso milionari, sui quali stiamo scrupolosamente indagando per poter denunciare pubblicamente sperperi e favoritismi con i quali le carte inchiodano una determinata parte politica che oggi vorrebbe indossare i panni del moralismo e del rigore”. Un guanto di sfida quello lanciato dal capogruppo sardista all’opposizione che intende perseguire soltanto questa strada: “Ci troverà pronti a smascherare tutte le malefatte compiute in passato, tutti i capitoli di spesa utilizzati per premiare aziende, associazioni e combriccole d’area, tutte le nomine sospette che hanno infarcito l’amministrazione della gravosa presenza di personaggi che hanno interpretato la politica come fonte inestinguibile di lucro, tutte le assunzioni senza concorso di figli a parenti, a beffa dei tanti nostri giovani che studiano e partecipano ai concorsi pubblici”.

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